Michele Christopher Cuffari, di 26 anni, e Davide Schillace, di 58 anni, sono ritenuti responsabili di aver utilizzato alcune zone dell'istituto come deposito di marijuana. Un vero e proprio bunker ricavato nelle fondamenta della costruzione in cui nascondevano sostanza dal valore di un milione di euro. Guarda il video e le foto
Picanello, 146 chili di droga nascosti nella scuola Arrestati due uomini per spaccio di stupefacenti
Centoquarantasei chili di marijuana sono stati sequestrati dalla squadra mobile di Catania. Erano nascosti in un bunker ricavato sotto a una scuola nel quartiere Picanello. La polizia ha arrestato Michele Christopher Cuffari, pregiudicato di 26 anni, e Davide Schillace (58 anni) ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Una quantità di droga dal valore commerciale di 150mila euro che, se messa sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno illecito superiore a un milione di euro.
Le indagini sono iniziate quando la sera dello scorso
10 gennaio, Cuffari – già noto ai poliziotti per i precedenti reati in materia di stupefacenti – è stato notato a Picanello mentre a bordo del suo motorino entrava all’interno di un istituto scolastico della zona insieme a un altro individuo arrivato con la propria automobile. Dopo pochi minuti, il giovane si è allontanato dal plesso portando con sé una busta di plastica di quelle che si utilizzano normalmente per fare la spesa. La circostanza ha insospettito il personale della squadra mobile che ha deciso di procedere a un controllo.
Quando il giovane si è accorto della presenza degli agenti ha inizialmente
cercato di scappare ma poi, vistosi ormai raggiunto, ha abbandonato il sacchetto all’interno del quale i poliziotti hanno trovato due chili di marijuana. L’altra persona, che nel frattempo era rimasta nel cortile interno della scuola e che aveva assistito a tutte le fasi del controllo, si è avvicinata ai poliziotti chiedendo loro se avessero bisogno di aiuto e anzi sostenendo che Cuffari si era introdotto nell’edificio senza permesso e che era stato invitato da lui a uscire.
Davide Schillace non sapeva che i poliziotti avevano assistito a tutta la scena sin dall’inizio. Dalla perquisizione poi effettuata dentro a un vano adibito a deposito nella «disponibilità esclusiva» di Schillace sono stati rivenuti degli involucri di cellophane contenenti marijuana. Altra droga è stata trovata in grande quantità all’interno di un bunker ricavato nelle fondamenta della costruzione, il cui ingresso era stato nascosto da una porta in metallo ad apertura scorrevole. In particolare, tre involucri da tre chili, tredici confezioni da 16 chili all’interno di un frigorifero in disuso e poi dieci sacchi di plastica e due borsoni con circa 125 chili di marijuana. Per un totale di 146 chili. Entrambi gli uomini sono stati portati nella casa circondariale di Catania in piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria.