Piazza Università, raid contro festa ebraica Divelto candelabro, terzo caso in due anni

La terza fiammella del candelabro ebraico Channukkiyah doveva essere accesa ieri sera in piazza Università a Catania, ma alla comunità ebraica è stato impedito di celebrare il rito perché qualcuno ha divelto dalla base il candelabro a nove bracci. Un raid che segue i due compiuti l’anno scorso nello stesso periodo, sempre in piazza Università. «Mettendo insieme gli eventi è chiaro che si tratta di un atto antisemita di intolleranza», spiega amareggiato Benito Triolo, presidente dell’associazione culturale ebraica B’Naj Isaac.

Il candelabro ebraico a nove bracci

Ogni anno, nel periodo che precede il Natale, il mondo ebraico celebra la Channukah, la festa delle luci, in ricordo della riedificazione del tempio di Gerusalemme dopo la distruzione da parte di Costantino. Quest’anno si svolge dall’8 al 16 dicembre. «In quell’occasione – racconta Triolo – venne trovata nel tempio una piccola ampolla di olio che miracolosamente tenne accese le fiammelle per otto giorni». Durante la festa in tutte le case e nelle piazze, dove è possibile, viene acceso il candelabro a nove bracci, anziché quello a sette. Ogni sera, per otto giorno, viene accesa una fiammella attingendo la luce dall’ampolla che si trova al centro del candelabro. Catania è l’unica città siciliana dove, da quattro anni, il rito avviene pubblicamente nella piazza del rettorato.

L’anno scorso il candelabro è stato danneggiato due volte, fino a quando non sono state attivate delle telecamere di sorveglianza. Adesso il terzo raid vandalico su cui indaga la Digos. «Queste azioni purtroppo si verificano dappertutto – spiega Triolo – ma Catania è una città dove non abbiamo mai avuto altri problemi e facciamo almeno un paio di eventi pubblici ogni anno. Ma senza ulteriori elementi non possiamo prendercela con nessuno in particolare».


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In questi giorni la comunità ebraica celebra la festa delle luci, la Channukah. Catania è l'unica città siciliana dove avviene pubblicamente l'accensione del Channukkiyah, il candelabro a nove bracci, che però ieri sera ignoti hanno divelto. L'anno scorso si erano verificati due episodi analoghi. «Si tratta di un atto antisemita di intolleranza», spiega Benito Triolo, presidente dell'associazione B’Naj Isaac che organizza la celebrazione

In questi giorni la comunità ebraica celebra la festa delle luci, la Channukah. Catania è l'unica città siciliana dove avviene pubblicamente l'accensione del Channukkiyah, il candelabro a nove bracci, che però ieri sera ignoti hanno divelto. L'anno scorso si erano verificati due episodi analoghi. «Si tratta di un atto antisemita di intolleranza», spiega Benito Triolo, presidente dell'associazione B’Naj Isaac che organizza la celebrazione

In questi giorni la comunità ebraica celebra la festa delle luci, la Channukah. Catania è l'unica città siciliana dove avviene pubblicamente l'accensione del Channukkiyah, il candelabro a nove bracci, che però ieri sera ignoti hanno divelto. L'anno scorso si erano verificati due episodi analoghi. «Si tratta di un atto antisemita di intolleranza», spiega Benito Triolo, presidente dell'associazione B’Naj Isaac che organizza la celebrazione

In questi giorni la comunità ebraica celebra la festa delle luci, la Channukah. Catania è l'unica città siciliana dove avviene pubblicamente l'accensione del Channukkiyah, il candelabro a nove bracci, che però ieri sera ignoti hanno divelto. L'anno scorso si erano verificati due episodi analoghi. «Si tratta di un atto antisemita di intolleranza», spiega Benito Triolo, presidente dell'associazione B’Naj Isaac che organizza la celebrazione

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