Nei giorni scorsi l'amministrazione guidata da Enzo Bianco aveva deciso di intitolare una strada a San Nullo all'attrice e scrittrice del quartiere San Berillo. Scatenando le critiche delle femministe etnee, che avevano proposto nei mesi scorsi di intitolare piazza delle Belle. Il sindaco ha annunciato che farà propria la richiesta
Piazza delle Belle sarà dedicata a Goliarda Sapienza Emma Baeri: «Il Comune si è reso conto della svista»
«Il Comune si crede colto ma è arrogante». Emma Baeri, storica e femminista catanese, aveva commentato così lo scorso 23 gennaio la decisione dell’amministrazione comunale di intitolare sì una strada alla scrittrice e attrice Goliarda Sapienza, ma in periferia, nel quartiere San Nullo, lontanissimo dal suo luogo di nascita: San Berillo. Uno sfogo che ha avuto i suoi frutti: l’amministrazione comunale, per voce del sindaco Enzo Bianco, ha annunciato che giorno 30 gennaio la commissione toponomastica rivedrà la scelta chiedendo l’intitolazione di piazza delle Belle.
La commissione sembrava aver ignorato la richiesta venuta dai gruppi Le Voltapagina e Se non ora quando – Catania che già il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, avevano rivolto una proposta argomentata e specifica: intitolarle la piazzetta su via Pistone – piazza delle Belle, appunto – dove avevano anche apposto simbolicamente una targa. Allo sfogo di Baeri era poi seguita una lettera ugualmente critica, scritta da Stefania Arcara, docente di Gender studies all’università di Catania, e un’altra scritta proprio dal gruppo Le Voltapagina, di cui Emma Baeri fa parte.
«Il principio generale – ha detto Bianco nella nota ufficiale in cui annuncia il passo indietro – è che tutte le strade e le piazze di Catania hanno uguale importanza perché ugualmente importanti sono i cittadini che le abitano. Poiché però c’è l’occasione di intitolare all’autrice de L’arte della gioia una piazza che si trova a pochi metri dal luogo in cui è nata, proporrò questa soluzione, sollecitata da talune associazioni».
«Qualcuno aveva criticato la nostra presa di posizione, dicendo che non volevamo le periferie – commenta dopo aver saputo della decisione Emma Baeri – Per noi non era quello il punto, anche se avessero dedicato piazzale Oceania e a Candido Cannavò una strada a San Nullo, la questione era portare Goliarda a casa sua, nel suo quartiere», spiega la storica e femminista. «Direi che sono piacevolmente sorpresa del’insolita celerità con cui l’amministrazione ha agito, non posso che accogliere con contentezza questa notizia. Evidentemente era un omaggio dovuto», commenta a sua volta la professoressa Stefania Arcara.
«L’amministrazione – prosegue Baeri – si è resa conto presto di questa svista, e a titolo personale sono compiaciuta e questa cosa mi dà speranza perché il rapporto con le istituzioni non è dei migliori a Catania. Era stata una prova negativa, come femministe siamo abbastanza lontane dal contrattare con il potere. Speriamo che si continui così anche per altre cose, avere il senso della consapevolezza che sbagliare è umano è una buona cosa ». Baeri ha anche annunciato che, nei prossimi giorni, verrà dedicata una giornata di letture su testi di Goliarda Sapienza.