Presentato a Villa Niscemi il ricco programma che si svolgerà in occasione della Capitale della Cultura e di Manifesta. Tante le questioni aperte: dai problemi finanziari dei Comuni per la gestione delle strutture alle differenze di offerta formativa che costellano il Paese, fino alle buone pratiche
Piano per l’infanzia, le novità del Comune A maggio convegno con 600 partecipanti
Apertura di due centri genitori-bambini, l’istituzione di tre nuove sezioni primavera completamente gratuite per i bambini tra i 24 e i 36 mesi, sei spazi gioco pomeridiani, uno spazio gioco con turno mattutino e pomeridiano e due nuove strutture accreditate per ridurre al minino le liste d’attesa degli asili nido. È quanto prevede il piano per l’infanzia dell’assessorato alla Scuola di Palermo presentato in anteprima a una conferenza stampa a villa Niscemi dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessora alla Scuola Giovanna Marano e dalla presidente del Gruppo nazionale Nidi e infanzia, Nice Terzi. Il piano sarà ufficialmente illustrato nel corso del convegno nazionale “Narrare le Infanzie. Differenze, diversità, diritti/doveri”, che si terrà dall’11 al 13 maggio. Il convegno, giunto alla XXI edizione e organizzato ogni due anni dal Gruppo nazionale Nidi e Infanzia in collaborazione con il Comune di Palermo e con il patrocinio dell’Università, è un momento di confronto per amministratori pubblici, operatori ed esperti di tutta Italia.
Saranno oltre seicento i partecipanti attesi in città a maggio dove l’appuntamento torna in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura. Il nuovo piano permetterà di dare risposte a 285 nuovi bambini nella fascia di età 0-3 anni. Complessivamente il Comune accoglierà nelle sue strutture 1330 bambini tra 0 e i 3 anni e 1040 nelle classi della scuola dell’infanzia dedicata ai bambini tra i 3 e 6 anni. «Per i bambini tra 0 e 6 anni applichiamo il principio ‘Io sono persona’. Un principio che vale per chi nasce qui, per i migranti, per chi arriva come turista, un cambio culturale importantissimo», ha detto il sindaco Leoluca Orlando. Al centro dell’attenzione la fascia d’età dai 0 ai 6 anni e le tante questioni aperte: dai problemi finanziari dei Comuni per la gestione delle strutture alle differenze di offerta formativa che costellano il Paese, alle recenti novità legislative (Legge 107/2015 e decreto attuativo 65/2017) che danno nuovo protagonismo ai servizi educativi dell’infanzia, per finire alle buone pratiche realizzate dal Nord al Sud Italia. Tra le novità che entreranno in vigore dal prossimo anno, c’è l’attivazione dei centri bambini – genitori, previsti dalla normativa regionale dal 2013 e finora rimasti lettera morta. Avviati in modo sperimentale con l’obiettivo di allargare l’offerta a chi attualmente è escluso dai servizi per l’infanzia, saranno a breve due: Aquilone e Palagonia per un’accoglienza totale di 35 bambini.
Ad essere mutato è anche l’accreditamento dei privati nel sistema dei servizi che si basa oggi su un modello di collaborazione tra pubblico e privato in cui il Comune non mantiene solo il ruolo di cabina di regia sui temi amministrativo-contabili, ma gestisce il sistema dei controlli rispetto all’adeguatezza degli standard strutturali ed organizzativi e costruisce, insieme ai privati, un vero e proprio sistema integrato anche dal punto di vista pedagogico. Lo scorso anno un sondaggio realizzato nelle strutture comunali su un campione di 830 genitori intervistati (225 papà e 604 mamme) aveva evidenziato alcune richieste: aumentare la disponibilità degli spazi verdi (considerata limitata da 381 intervistati), l’organizzazione di incontri sulle tematiche educative (443 intervistati) e potenziare sia il materiale informativo sulle attività (472 intervistati) che i servizi nelle ore pomeridiane (53 intervistati).
Dal sondaggio risultano promossi operatori e strutture gestite direttamente dal Comune. E così, tra le novità previste c’è l’apertura di sei spazi gioco dalle 15,30 alle 18,30 per i bambini tra i 18 e i 36 mesi (nei nidi La Coccinella, Grillo Parlante, Maria Pia di Savoia, Allodola, Topolino e Peter Pan), uno spazio gioco con due turni (uno mattutino e l’altro pomeridiano), presso la struttura di via Fileti, e l’apertura di sezioni primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi con accesso gratuito e l’incremento di buoni servizio da utilizzare in nidi e micronidi privati accreditati per i bimbi che si trovano nelle liste d’attesa dei nidi comunali e le cui famiglie appartengono alla prima e alla seconda fascia di reddito.
Infine, un’ultima novità attivata insieme al “Dipartimento Educazione” di Manifesta 12: il progetto “La mia città è un grande giardino” che prevede 13 laboratori creativi in otto tra asili nido e scuole dell’infanzia. A partire dal tema di questa edizione, “Il giardino Planetario”; il progetto riflette sul rapporto che ogni bambino ha con il mondo attorno a lui, quello privato della sua casa e ciò che la circonda, fino ad arrivare alla costruzione della propria città – giardino che rappresenterà così un insieme di microcosmi che convivono in uno scenario più ampio.
Le scuole coinvolte sono: I.C. Sperone Pertini (2 sezioni), I.C. Arenella (2 sezioni), I. C. Sferracavallo (2 sezioni), Coccinella nel quartiere Zen (1 sezione) , Domino al Villaggio Ruffini (1 sezione), Morvillo nel quartiere Sferracavallo (1 sezioni), D.D. Orestano nel quartiere Brancaccio (2 sezioni), Strauss in Via P. di Paternò (2 sezioni). Nel corso del convegno il dipartimento Educazione di Manifesta realizzerà anche un’installazione utilizzando le tessere gioco create dall’illustratrice Giada Fuccelli per i laboratori con i più piccoli e un video che racconta il percorso attivato.