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Piano Giovani: la festa mancata della bella Nelli
AVREBBE VOLUTO ORGANIZZARLA L’ ‘ASSESSORA’ ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE A 15 GIORNI DAL VOTO PER LE ELEZIONI EUROPEE. OPERAZIONE BLOCCATA DAGLI UFFICI. QUESTA UNA DELLE TANTE ‘CHICCHE’ RACCONTATA STAMATTINA DAL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA ALL’ARS, MARCO FALCONE NEL CORSO DELLA CONFERENZA STAMPA ANDATA IN SCENA A CATANIA. PRONTA LA RICHIESTA DI DIMISSIONI PER LA SCILABRA
di Salvo Catalano
Una festa dellEuropa in piazza Politeama, a Palermo, con catering e palloncini a forma quadrata, a 15 giorni dalle elezioni europee e per un costo di 120 mila euro da pagare con soldi destinati alla formazione dei giovani, in particolare dal Piano comunicazione. Una proposta che sarebbe stata avanzata dallassessora regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, e che sarebbe stata bloccata dagli uffici.
E questo lultimo aspetto relativo alla torbida vicenda del Piano Giovani su cui il capogruppo di Forza Italia allArs, Marco Falcone, nel corso di una conferenza stampa convocata stamattina a Catania, ha chiesto “un approfondimento”.
Solo lultimo tassello di un puzzle che appare quantomai confuso. Il progetto che avrebbe dovuto offrire duemila tirocini ad altrettanti giovani disoccupati siciliani è fermo, arenato al fallimento dei due click day, zavorrato da due indagini: una della Corte dei Conti e l’altra della Procura della Repubblica di Palermo. E con lombra di una ‘Parentopoli’ legata allennesima pioggia di affidamenti diretti a società esterne.
“Al momento del suo insediamento – ha denunciato il deputato di Forza Italia a Sala d’Ercole – il presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva detto che tutti i soggetti che si relazionavano con lAmministrazione regionale avrebbero dovuto passare da gare di evidenza pubblica. Perché adesso si è fatto ricorso ad affidamenti diretti nei confronti di Italia Lavoro, Itt, Sicilia Sviluppo e del Formez, tutti enti in cui, guarda caso, figurano parenti o capi delle segreterie politiche di politici?”.
“Eppure – ha proseguito Falcone – questo Governo ha insistito tanto sulla legge anti ‘Parentopoli’ che impediva rapporti con la pubblica amministrazione a parenti dei politici fino al quarto grado”.
Il capogruppo di Forza Italia ha sottolineato come, nel caso di Italia lavoro, oltre a un primo affidamento da 5 milioni di euro, ce ne sia stato anche un secondo, da 1 milione e 900 mila euro, il 6 agosto, cioè esattamente il giorno dopo del fallimento del click day. Nella stessa data sono stati assegnati anche 2 milioni e 90 mila euro al Formez e 2 milioni e 49 mila euro a Sviluppo Italia Sicilia.
“E un caso, poi, che a capo del Formez ci sia un avvocato, illustre esponente del Partito Democratico di Catania?”, si è chiesto Falcone.
Guardando nelle carte del piano finanziario emerge una sproporzione tra le spese dellassistenza tecnica che ruota attorno al Piano Giovani e la quota delle spese reali, destinate alla formazione.
“A fronte di 37 milioni di euro di spesa – ha detto Falcone – 11 milioni servono allapparato. Ci sembra che il Governo Crocetta stia replicando il modello del passato che ha tanto criticato, un sistema in cui la formazione serve più ai formatori che ai formati”.
Nellapparato rientra il reclutamento, a maggio, degli operatori della comunicazione da parte dellassessora Scilabra.
“I ragazzi di Facebook, così sono stati chiamati – ha precisato il capogruppo di Forza Italia all’Ars – dovevano essere 18, invece sono diventati 94”. E con lo stesso fondo per il piano comunicazione che si sarebbe dovuta pagare la presunta festa per lEuropa.
Insomma, secondo il gruppo di Forza Italia nel Parlamento siciliano, il Piano Giovani si è trasformato nellennesimo carrozzone su cui far salire più gente possibile.
“La verità – ha detto ancora Falcone – è che gli 8 mila operatori della Formazione che vivono in questi mesi una situazione difficilissima non hanno più nulla da dire elettoralmente per questo Governo, che ha pensato bene di sostituirli con gente nuova attraverso laffidamento diretto di servizi a società esterne”.
Domani Forza Italia presenterà la richiesta di dimissioni nei confronti dellassessora Nelli Scilabra.
“Chiediamo al presidente Crocetta di revocare tutti gli incarichi e azzerare il Piano Giovani – ha concluso Falcone -. O si fa chiarezza o vadano tutti a casa”.