Cinque pugni, manate in faccia e un colpo di sedia sulla schiena. Tutto per aver posteggiato la sua auto davanti una macelleria di via Antonino di Sangiuliano. La vittima dell’aggressione è Lele Liuzzo, attivista del M5s, protagonista, suo malgrado, dell’ennesimo episodio di violenza. Di quelli che ormai, a Catania, si registrano quasi all’ordine del giorno. […]
Pestato per aver posteggiato davanti una macelleria di via di Sangiuliano. La vittima: «La gente continuava a mangiare»
Cinque pugni, manate in faccia e un colpo di sedia sulla schiena. Tutto per aver posteggiato la sua auto davanti una macelleria di via Antonino di Sangiuliano.
La vittima dell’aggressione è Lele Liuzzo, attivista del M5s, protagonista, suo malgrado, dell’ennesimo episodio di violenza. Di quelli che ormai, a Catania, si registrano quasi all’ordine del giorno. Pochi giorni fa, infatti, un papà era stato picchiato davanti ai suoi figli disabili per non aver ceduto il posto auto a tre operai edili, sempre lì, in via di Sangiuliano.
La settimana scorsa era toccato al cameraman di Sestarete, Massimo Brucato, preso a pugni e schiaffi e spinto a terra con la sua moto da un residente di via Giuseppe Patané, per aver ripreso auto abbandonate da anni su quella strada.
Raggiungiamo Liuzzo all’ospedale San Marco, dove si è recato questa mattina per alcuni accertamenti. La rabbia e l’amarezza si mescolano all’incredulità, non solo per l’aggressione in sé, ma anche per l’indifferenza dei clienti del locale: «Hanno continuato a mangiare come se niente fosse».
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