La sofferenza è finita: annullata la squalifica, la squadra di Marino riabbraccia i 'veri' tifosi del Catania e lo storico stadio 'Angelo Massimino', teatro di tante gioie ma anche di qualche dolore
PESCE D’APRILE ’07 Il Catania ritrova le mura amiche del Massimino
Lo stadio Angelo Massimino di Catania riapre i battenti per ospitare di nuovo la squadra ed il pubblico rossazzurro. La decisione che in questi giorni è stata presa dal giudice sportivo ha sorpreso tutto il mondo del calcio che ha contestato fortemente tale provvedimento, dichiarando che in questo modo non esiste più alcuna giustizia per tutto quanto è accaduto nei mesi scorsi durante il derby fra il Catania ed il Palermo.
In realtà la decisione del giudice sportivo vuole premiare la società del Calcio Catania, un gruppo che ha sempre lavorato con onestà ed integrità e che durante il girone di andata del massimo campionato italiano ha dimostrato, con i grandi risultati della squadra, di meritare una grossa piazza a livello calcistico. Certo è che i tifosi nulla hanno a che fare con la squadra, soprattutto quelli che durante quel maledetto giorno hanno provocato quei gravi incidenti che noi tutti ricordiamo che purtroppo sono costati la vita allispettore capo della polizia Filippo Raciti. Ciò che il giudice sportivo ha voluto sottolineare è che la punizione è già stata abbastanza per la società che ha perso dalle proprie casse una cifra che si aggirerebbe attorno ai venti milioni di euro, fino ad ora, e che tutti i gli onesti tifosi rossazzurri hanno il diritto di seguire la squadra e di incitarla.
Naturalmente questa decisione, alquanto inaspettata anche dagli stessi sostenitori, avrà delle clausole che dovranno essere rispettate per fare in modo che non succedano più degli episodi spiacevoli come quelli del febbraio scorso. Prima di tutto verranno montati a tempo di record i famosi tornelli, che garantiranno un migliore controllo e che faciliteranno il lavoro già faticoso di tutte le forze dellordine. Inoltre non sarà permesso lingresso allo stadio di alcun tipo di oggetto che possa essere considerato come uno strumento di offesa, per questo non sarà consentito ai tifosi di portare sugli spalti le bandiere, i megafoni e persino le bottigliette dacqua. Non sarà concesso inoltre lesposizione di striscioni di alcun genere, così che tutto lo stadio sarà soltanto una grande concentrazione di pubblico raccolto soltanto per guardare la partita e senza alcun altro fine. In questo modo probabilmente la gente ritroverà il piacere di andare a vedere una partita di calcio ed a questo proposito le decisioni che sono state prese dal giudice sportivo sembrano essere state molto azzeccate.
Già il presidente del Messina, Pietro Franza, aveva commentato nei mesi scorsi: Una lunga squalifica del campo non rappresenta la soluzione ideale al problema della delinquenze nel calcio. Non bisogna uccidere i club organizzati anche se la parte buona del tifo deve aiutare a stanare la violenza. Il campionato del Catania con questa squalifica sarà sicuramente falsato.
Anche il presidente del Palermo aveva dimostrato tutta la sua solidarietà nei confronti della società etnea: La squalifica così lunga del campo finisce per penalizzare una società che non ha colpe, la tifoseria ed unintera città. Speriamo che in questo periodo si risistemi la questione dello stadio a Catania. giusta o meno di sicuro con questa sentenza ci vanno di mezzo anche quelle persone che non centrano niente con quanto è successo il 2 febbraio scorso.
La conclusione di questa confusa vicenda ha quindi un lieto fine, che premia la società del Calcio Catania e tutti i veri tifosi di calcio. Limpianto da qualche giorno non è più sotto sequestro, le indagini si sono ormai concluse e la Procura della Repubblica ha garantito lo stato di sicurezza del Massimino.
Finisce così il calvario di Spinesi e compagni che finalmente ritroveranno le mura amiche dello stadio Angelo Massimino, oltre che il calore di tutti quei tifosi che da anni hanno accompagnato la squadra guidandola fino alla conquista della serie A.