Per Girgenti acque e per gl’impostori di servizi idrici e rifiuti sta arrivando il tempo delle Catilinarie…

DISSE IL TOPO ALLA NOCE: DAMMI IL TEMO CHE… LA GIUSTIZIA ARRIVA PER TUTTI. ANCHE PER I PROFESSIONISTI DELL’ANTIMAFIA (O DELL’IMPOSTURA)

da Salvatore Petrotto
ex Sindaco di Racalmuto
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Quosque tandem abutere, Girgenti Acque, patientia nostra? Per chi conosce le Catilinarie di Marco Tullio Cicerone, uno dei più famosi oratori ed avvocati dell’antichità, la caccia all’intruso nella superiore citazione è assai semplice. A chi si trova invece a passare dalle Procure e dai rispettivi Tribunali di Agrigento e Palermo, il rebus è altrettanto chiaro. Più di qualcuno adesso si è accorto dopo anni di battaglie e denunce di vario genere della controversa ed illegale gestione di acqua e rifiuti nell’Agrigentino.

Insomma, ci volevano tre inchieste – ed una quarta in arrivo – per dimostrare che una collaudata lobby privata ha succhiato letteralmente il sangue ai cittadini ed ai Comuni, facendoci pagare delle bollette sull’acqua e sui rifiuti che sono le più care d’Italia, a fronte di servizi pessimi. La sfilza di violazioni di leggi, da me denunciate, da anni, è interminabile. Adesso bisogna tener conto anche delle denunce di migliaia di cittadini, di 20 Sindaci, di comitati, associazioni, sindacati, partiti politici e persino dello stesso ex amministratore delegato di Girgenti Acque, Carmelo Salamone.

Io non voglio entrare nel merito dei procedimenti penali, civili ed amministrativi. E neanche voglio citare la prossima interrogazione parlamentare e l’atto ispettivo che a giorni verranno indirizzati dal senatore di 5 Stelle, Francesco Campanella, al nostro caro conterraneo, nonché Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, proprio sull’affaire Girgenti Acque. Mi chiedo soltanto come mai nessun parlamentare agrigentino esprime sostegno e solidarietà alla Procura della Repubblica di Agrigento ed alla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo che stanno tentando di far luce su dei presunti reati che spaziano a 360 gradi e che riguardano l’inquinamento ambientale, la violazione delle leggi sugli appalti pubblici, la legislazione antimafia e tanto altro ancora.

Forse abbiamo bisogno di un Cicerone dei nostri tempi per far capire a chiare lettere che una banda di malfattori si è arricchita a nostre spese, grazie all’illegale gestione di acqua e rifiuti? A tutti i livelli, alcuni soggetti istituzionali e non, da me pubblicamente denunciati, hanno abusato dei loro poteri, vessando le popolazioni siciliane. In alcuni specifici casi, come quello relativo alla scandalosa vicenda della discarica di Siculiana, hanno avuto persino l’ardire di issare, assai impropriamente, la bandiera dell’antimafia che amano sventolare, in questi casi, quei ben noti professionisti dell’antimafia ‘di la munnizza’, ormai noti anche alle autorità giudiziarie per quello che realmente sono e rappresentano.

Senza peli sulla lingua e senza orpelli vari, possiamo concludere che questi impostori, abusando veramente della nostra pazienza, hanno tentato più volte di far deragliare, a proprio favore, il treno della giustizia, impossessandosi, a loro piacimento, dei beni e dei servizi pubblici. Dalle discariche, alle dighe, fino alle condotte idriche e fognarie, trasformate nelle loro galline dalle uova d’oro, sotto l’ombrello protettivo di Confindustria Sicilia.

I nuovi professionisti dell’antimafia dei servizi pubblici essenziali hanno lucrato a più non posso; inquinando mari, insozzando paesi e città ed imponendoci delle insopportabili bollette i cui importi, mediamente, sono almeno il quadruplo rispetto al Centro Nord Italia. Il tutto si è consumato, senza colpo ferire, spazzando via a colpi di calunniose denunce chiunque ha avuto il coraggio di reagire al loro terrorismo pseudo-giustizialista.

Chi, come me, non ha nulla da perdere e crede fermamente nella Giustizia, esprime pieno sostegno alla Magistratura agrigentina e palermitana. Mi dichiaro, sin d’ora, pronto a rendere le opportune testimonianze nelle sedi giudiziarie per rendere edotti i Giudici che stanno indagando sui perversi intrecci che hanno portato a questa nostra disastrosa situazione agrigentina e siciliana, a causa dell’illegale gestione di acqua e rifiuti.

Da Sindaco di Racalmuto credo di avere pagato un ingeneroso tributo a questi impostori, da me smascherati nel corso degli ultimi anni. Vi giuro che il bello deve ancora venire, per far trionfare non solo la giustizia penale, ma anche quella sacrosanta giustizia sociale che questi signori hanno impunemente calpestato, denigrando, delegittimando e calunniando chiunque ha osato contrastare i loro sporchi affari. Ci devono risarcire tutti quanti, attraverso delle quanto mai opportune azioni giudiziarie collettive.

Ad maiora.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]