Personaggi strambi ma anche persone ordinarie. Sono i protagonisti di una nuova pagina sul popolare social network, diversa dalle altre dedicate al capoluogo etneo proprio per la presenza di soli scatti che raffigurano chi passa o chi vive in città. Impreziositi da racconti e citazioni. «Cerchiamo persone comuni che possano piacere al pubblico per la loro storia, anche se semplice», spiegano Salvo Puccio e Franco Raciti, i due fotografi che animano il gruppo fondato da altri due catanesi. Guarda le foto
People of Catania immortalate su Fb La città vista attraverso la sua gente
Artisti di strada, turisti, involontari sosia di Fidel Castro e volontari dalle fattezze di Super Mario. Ma anche semplici cittadini, sempre sullo sfondo del capoluogo etneo. Sono loro i protagonisti di People of Catania, pagina Facebook che, dopo il rilancio delle ultime settimane, ha già conquistato la simpatia di un migliaio di catanesi. Non l’ennesimo gruppo sulla città, le sue bellezza e la sua cucina, ma il primo dedicato alle persone che la abitano. Sulla scia del progetto internazionale People of…, declinato secondo le diverse latitudini ma con lo stesso obiettivo: «Rivolgere l’attenzione sui personaggi locali e raccontare delle storie attraverso di loro», spiegano i creatori sulla stessa pagina.
In principio l’idea fu di Ornella Tartaglia, giovane studentessa della facoltà di Lingue di Catania e appassionata di fotografia. Ai suoi scatti si sono presto aggiunti i testi di Salvo Ricceri, studente di filosofia, musicista, cantante e cantautore, autore di brevi racconti di fantasia ispirati dalle immagini dei personaggi immortalati da Tartaglia. Quasi un lavoro a tempo pieno, tanto che i due dopo qualche mese decidono di sospendere gli aggiornamenti della pagina. Fino a quando, a dare loro una mano, arrivano altri due fotografi etnei: Salvo Puccio e Franco Raciti.
Così rinasce People of Catania. Con più scatti, «ma massimo due al giorno per non intasare le homepage di nessuno», accompagnati da citazioni di personaggi noti, pensieri o racconti, alcuni dei quali ancora dalla firma di Ricceri. Lo spirito resta quello originale: raccontare la città attraverso i suoi cittadini. Spesso eccentrici, ma non solo. «Noi non siamo a caccia di personaggi – spiegano Puccio e Raciti – Molto spesso sono loro a scegliere noi. Magari siamo per strada per fotografare tutt’altro, ma poi ci troviamo davanti un personaggio curioso o particolare e scatta automaticamente la foto». Un’acconciatura particolare o un abbigliamento vistoso attirano di certo l’attenzione degli obiettivi, «ma spesso immortaliamo anche gente normalissima, a volte persino anonima». Come due innamorati che passeggiano abbracciati. «A noi basta che possano trasmettere qualcosa anche al pubblico che poi vedrà l’immagine in bacheca», continuano.
Il desiderio è quello di trovare tutte le possibili categorie di personaggi etnei: «Dal turista di passaggio a Piazza Duomo al vecchietto che gioca a carte a villa Pacini, dal pescivendolo della Pescheria allo straniero che cerca di guadagnarsi da vivere per le strade del centro». Quasi dei simboli, di solito anonimi, ma che spesso lo rimangono per poco. Perché tra i fans della pagina scatta la caccia al protagonista dello scatto. Con una certa percentuale di successo. «Questa è stata una sorpresa anche per noi. All’improvviso gli utenti hanno cominciato a riconoscere alcuni dei personaggi pubblicati e, addirittura, a venire a commentare le immagini sono stati gli stessi parenti dei nostri immortalati – raccontano i fotografi – E’ una bella cosa, che speriamo possa avvenire sempre più spesso in futuro. Sogniamo che un giorno la gente, vedendoci mentre la fotografiamo, ci dica: “Siete quelli di People of Catania?”».
Finora nessuno sembra essersi arrabbiato, «probabilmente perché il nostro scopo non è mettere alla berlina nessuno – spiegano Puccio e Raciti – Anche il personaggio più strambo che possiamo proporre non viene mai deriso. Anzi, magari gli accoppiamo una storia molto toccante o che possa fare riflettere». Una combinazione così apprezzata che iniziano ad arrivare le prime richieste: «Proprio in questi giorni una ragazza catanese, ma che studia al Nord, ci ha contattati per chiederci di fotografare il nonno, antico artigiano che lavora nella zona del Castello Ursino – raccontano – Una cosa che ci fa un enorme piacere perché, a quanto pare, abbiamo trasmesso il giusto messaggio ai nostri fans: cerchiamo persone comuni, umili, che possano piacere al pubblico per la loro storia, anche se semplice».
Ed è proprio questo a fare la differenza con le altre pagine già attive sul noto social network dedicate alle città, secondo i due fotografi. Che pure con alcuni gruppi collaborano attivamente. «Su People of Catania non troverete mai la fotografia del Duomo, del Liotro o di piazza Teatro Massimo. Così come non ci saranno eventi, notizie o simile – spiegano – Sulla pagina si troveranno solo ed esclusivamente immagini di persone, gente che appartiene alla nostra città o che l’ha semplicemente sfiorata per poco tempo. Null’altro. Siamo convinti che, almeno oggi, a Catania non ci sia nulla di simile». Una valutazione fuori da ogni vanteria ma piuttosto funzionale alla qualità stessa della pagina. «Paradossalmente, se pubblicassimo una foto people in una pagina che non si occupa solo di quello, leggeremmo caterve di commenti negativi concentrati sull’aspetto del personaggio immortalato», commentano Puccio e Raciti. Un rischio sempre dietro l’obiettivo, specie nel caso di soggetti stranieri o di pittoreschi venditori ambulanti.