Lattacco è pesante. E arriva da una città siciliana dove la sinistra - con riferimento al vecchio pci siciliano - è sempre stata forte: ragusa. E dove alle elezioni comunali di qualche giorno fa lerede della tradizione comunista e di sinistra della città è scesa ai minimi storici.
Pd, da Ragusa un siluro a Crocetta, Lumia e Lupo
Lattacco è pesante. E arriva da una città siciliana dove la sinistra – con riferimento al vecchio Pci siciliano – è sempre stata forte: Ragusa. E dove alle elezioni comunali di qualche giorno fa lerede della tradizione comunista e di sinistra della città è scesa ai minimi storici.
A dare fuoco alle polveri è il II Circolo del Pd di Ragusa con una puntuale analisi dei risultati elettorali che i nostri lettori possono leggere in calce a questo articolo.
A noi, in questintroduzione, interessa segnalare i rivolti politici delle elezioni comunali di Ragusa. Qui il PD regionale ha imposto alla base un candidato Sindaco che si è rivelato un fallimento. Si tratta di Giovanni Cosentini, un ex cuffariano voluto dal Megafono del presidente della Regione, Rosario Crocetta e Giuseppe Lumia (rappresentato nella città Iblea dallex Sindaco di Ragusa, oggi deputato regionale, Nello Dipasquale) e, come già accennato, dallo stesso PD siciliano rappresentato dal segretario regionale, Giuseppe Lupo.
Questa candidatura ha infastidito lelettorato, soprattutto quello del PD, che in buona parte ha disertato le urne. Per poi far convergere, al ballottaggio, i voti sul candidato del Movimento 5 Stelle, Federico Piccitto, eletto Sindaco.
Al di là dei meriti del candidato grillino, che di certo ha meritato lelezione, va detto che il dissenso verso il candidato del centrosinistra ha aiutato molto Piccitto.
Oggi, a mente serena, il II Circolo del PD di Ragusa, in un comunicato che, alla fine, è un documento politico, analizza gli errori della dirigenza regionale del Pd, chiedendo le dimissioni del segretario regionale Lupo e, in generale, di tutto il gruppo dirigente fallimentare di un Partito – il Pd siciliano, per lappunto – che ha portato questa forza politica a
Rosario Crocetta. Foto di Gabriele Bonafede
inanellare una serie di sconfitte, dalle elezioni comunali di Palermo alle elezioni regionali dello scorso anno, fino alla sconfitta alle recenti elezioni politiche.
Lattacco del II Circolo Pd di Ragusa – un attacco frontale – è rivolto, senza mezzi termini, al segretario regionale Lupo, al presidente della Regione, Rosario Crocetta, al senatore Lumia e a tutta la vecchia e ormai sputtanata segreteria regionale del PD siciliano.
Nel documento si invitano i vari Lupo, Lumia, Crocetta e compagna bella ad analizzare gli errori commessi con una seria analisi politica dei risultati elettorali. Cosa che, finora, il presidente Crocetta non ha fatto. Il governatore, oltre ad affidare lamministrazione regionale a una compagine di assessori che, in maggioranza, è di basso profilo, oltre ad affidare la guida dellalta burocrazia regionale a personaggi non esattamente brillanti (e alcuni prossimi a finire sotto processo), invece di ammettere gli errori commessi, ha addirittura affermato di aver vinto, nonostante la sconfitta dei suoi candidati a Messina e a Ragusa (per non parlare di Siracusa, dove la guida spirituale del Megafono, lassessore regionale Maria Rita Sgarlata, non è riuscita a far eleggere in Consiglio comunale nemmeno uno dei suoi candidati: un flop totale).
Lattacco del II Circolo di Ragusa, formulato sotto forma di un documento politico, lascia capire che i fatti avvenuti nel Comune Ibleo, a Messina e, per certi versi, anche a Siracusa, lascianto intendere che la spaccatura nel PD siciliano è – come abbiamo anticipato qualche giorno fa – molto più profonda di quanto non appaia. E evidente che tutto questo avrà risvolti nei congressi provinciali e, soprattutto, nel congresso regionale del Partito.
Non ha importanza se la nuova generazione di dirigenti del PD siciliano vincerà i congressi provinciali e il congresso regionale (noi di LinkSicilia ce lauguriamo). Limportante è il messaggio che sta passando in tutta la base del PD siciliano: il Partito non è rappresentato solo dai vari Lupo,. Lumia, Crocetta, Cracolici e via continuando. Il PD siciliano è anche altro.
Qualcosa di diverso da chi, per controllare il Partito in Sicilia, sacrifica il Partito e la stessa Sicilia agli interessi di Roma (emblematico, al riguardo, la designazione di Luca Bianchi allassessorato regionale allEconomia, un personaggio sopravvalutato che sta umiliando la Sicilia e i siciliani avallando e in parte sollecitando gli scippi romani al bilancio della Regione, dagli 800 milioni di euro del Fiscal Compact alla farsesca vicenda dell’articolo 37 dello Statuto).
Insomma, nel Pd siciliano la base che, fino ad oggi, ha contato poco o nulla (emblematico anche, nella passata legislatura regionale, il no dei gerarchi al referendum sulla partecipazione del Pd al Governo Lombardo), si sta dotando degli strumenti per mettere in discussione una segreteria regionale screditata e collusa con le vecchie logiche consociative e affaristiche.
Per dare una speranza ai tanti siciliani che sognano una Sinistra in grado di amministrare la Sicilia non con le menzogne, i sotterfugi e in cambiamenti di linea su fatti importanti (incredibile quello che sta succedendo con lacqua: con il presidente Crocetta che si rimangia limpegno di una gestione pubblica del settore per favorire i privati: una vergogna), ma con competenza, serietà e senza Azzeccagargugli.
Il testo del comunicato-documento politico del II Cricolo PD di Racusa
Dalle urne della appena conclusa tornata elettorale amministrativa sono emersi dei dati che impongono una seria riflessione allintera classe politica regionale e locale.
Nella città di Ragusa si è recato alle urne al primo turno solo poco più del 60% del corpo elettorale ed al secondo turno solo il 49%, con un calo senza precedenti rispetto alle scorse consultazioni amministrative, nonostante la amplissima proposta politica offerta al primo turno (ben 6 candidati sindaci tra giovani e meno giovani, e una miriade di liste civiche e movimenti rappresentativi di tutti i diversi e possibili orientamenti politici), sostanzialmente confermata al secondo turno per il gioco degli apparentamenti non ufficiali utilizzati da entrambi di candidati.
Già solo tale dato deve portare ad una seria riflessione, visto che emerge chiara la profonda disaffezione al voto anche laddove lelettore è chiamato a scegliere il livello di governo a lui più vicino e che incide direttamente sulla sua quotidianità, e questo del recupero del rapporto con la città è il primo obiettivo del II Circolo del PD di Ragusa.
E se tale dato lo si collega al dato che il sindaco eletto ha ottenuto il 70% dei consensi nonostante la sua lista abbia raccolto solo il 9%, mentre laltro candidato si è fermato al 30%, nonostante circa il 56% dei consensi raggiunto dalle le
sue liste, deve prendersi atto che il messaggio che gli elettori tutti, votanti ed astenuti, hanno dato alla città è che volevano fortemente e disperatamente discontinuità e reale cambiamento.
Si tratta di una vera e propria rivolta delle coscienze, anche da parte dellelettorato più strutturato della città, che ha preferito beneficiare il nuovissimo, piuttosto che continuare a dare credito a chi non proponeva nulla di nuovo, crogiolandosi nella prosecuzione di un passato tuttaltro che luminoso, il tutto aggravato da una compagine incredibile perché formata da ex avversari, senza alcuna preventiva e credibile rivalutazione e modificazione delle scelte in precedenza effettuate.
E dire che tutto questo da parte del II Circolo del Partito Democratico era stato ampiamente previsto e proprio per questo si erano invitate, o meglio, implorate le forze politiche, le associazioni, i movimenti, le formazioni civiche a lavorare con generosità per costruire una ampia, unitaria coesa politicamente e programmaticamente, coalizione che in netta discontinuità con il passato costruisse una città nuova e solidale che affrontasse le emergenze e restituisse speranza nel futuro.
Oggi che tutto è compiuto, il II Circolo non può che ribadire la bontà della sua lettura della realtà e della sua proposta politica, rimaste inascoltate e totalmente disattese.
Responsabilmente nessuno gioisce del peggior risultato mai raggiunto dal Partito democratico in qualsivoglia tornata elettorale, che ha toccato il minimo storico dell11,9% dei consensi e la elezione di 2 soli consiglieri, e ciò pur in presenza del risultato molto negativo del PDL e il netto ridimensionamento del Movimento 5 Stelle, mentre ovunque nel Paese, Sicilia compresa, il PD ha visto crescere i propri consensi.
E evidente, e senza appello, la bocciatura da parte degli stessi elettori del PD delle scelte operate dalla Segreteria cittadina, sia sulle alleanze al I e II turno, sia sul programma, sia sulla candidatura a sindaco, sia sulla composizione della giunta: la stragrande maggioranza non si è riconosciuta in nessuna di queste scelte, operate quasi sempre in solitudine dalla Segreteria, senza alcun coinvolgimento degli iscritti, o con gruppi talmente ristretti da non garantire le previsioni statutarie.
Anche questo conferma la bontà della proposta del II Circolo, positivamente valutata non solo dagli iscritti, ma anche dagli elettori.
E purtroppo si tratta della ennesima sconfitta consecutiva cui la segreteria cittadina ha condannato dal 2011, il PD di Ragusa. Il tutto il soli 2 anni!
Lappartenenza al più grande partito italiano e di governo impone allintera Segreteria cittadina di fare tesoro del giudizio dellelettorato, che ne ha negativamente giudicato anche i componenti candidati come assessori e consiglieri, e con latto di responsabilità proprio di chi è chiamato a dirigere, rimetta il mandato, riconsegnando in tal modo alla base il Partito.
Tale doveroso ed ineludibile gesto consentirebbe anche che la imminente occasione congressuale possa essere una sede per un serio e sereno confronto, e di non trasformarsi in unarena per gladiatori. Devono confrontarsi idee e proposte e non presunte forze muscolari.
La lettura del voto coinvolge anche i livelli regionali, poiché a nessuno, neanche agli elettori, è sfuggito limpegno profuso a Ragusa dal Presidente Crocetta, dal sen. Lumia e dal segretario Lupo: tutti più volte presenti a promuovere candidati, programmi ed alleanze che si rivelavano già, come costantemente sottolineato dal II Circolo, estranee alla storia e alle proposte del PD, e capaci solo di accrescere lo sconcerto e la confusione negli elettori, che non a caso, pur votando, sia pure in misura inferiore rispetto al reale radicamento, la lista del PD, non hanno mai votato il candidato sindaco proposto.
Non solo deve loro imputarsi la sconfitta del PD, con chiara dimostrazione di miopia politica incompatibile con i rispettivi ruoli, ma deve anche imputarsi loro lincredibile rimpallo di responsabilità, oltre alle allucinati dichiarazioni di vittoria (!).
Non è politicamente e moralmente corretto scaricare tutte le responsabilità solo sul candidato sindaco, come se nessuno, ivi compresi il segretario cittadino Calabrese e lon. Dipasquale, lo avesse proposto, imposto, promosso e magnificato solo fino a due giorni fa, per poi oggi cancellare tutto e dichiarare che a Ragusa hanno vinto i movimenti e quindi anche io (Crocetta e Lumia), che era meglio fare le primarie perché cera voglia di cambiamento (Lupo e Dipasquale), e che era tutto giusto tranne il candidato (Calabrese).
La scelta di rimettere il mandato deve essere compiuta anche dal segretario Lupo, che pur evitando ladozione di atti formali, ha sostanzialmente proposto, promosso e sostenuto linnaturale alleanza del PD di Ragusa con il centro destra, mal celandosi dietro alla giustificazione della riproposizione della alleanza regionale (per altro solo a Ragusa, mentre a Modica UDC, PD e Megafono si contrapponevano luno contro laltro, ciascuno con il proprio candidato sindaco), pur sapendo perfettamente che il Megafono, già anomalo a livello regionale perché contrapposto al PD, a Ragusa non era altro che una lista di centro destra cui era stato solo mutato, in una notte, il simbolo.
Occorre ricostruire un centro sinistra vero e credibile, ed il II Circolo è già da tempo impegnato in questo percorso di responsabilità verso la città, per continuare a sostenere il processo di cambiamento richiesto dagli elettori e non ulteriormente minare il rapporto di credibilità tra il PD e i cittadini.
Per queste ragioni il II Circolo del PD di Ragusa si rivolge a tutte le esperienze delle liste civiche e dei movimenti perché insieme si costruisca un percorso virtuoso che goda anche di ampio respiro nazionale.
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