Lotta al randagismo e risparmio sulle tassa sui rifiuti. Sono questi i due obiettivi che il consiglio comunale paternese ha raggiunto con l'approvazione del regolamento comunale per l’adozione e il sostegno di cani ritrovati sul territorio cittadino. Previste inoltre misure contro il mancato pagamento delle bollette
Paternò, sgravi sui rifiuti a chi adotta un randagio «Prendere un cane sia un atto di responsabilità»
I cittadini paternesi che adotteranno un randagio potranno usufruire di una decurtazione di 300 euro sulla Tari. È questa l’iniziativa, nata sotto l’impulso dei componenti della commissione consiliare agli affari generali (Lorenzo Arcoria,Giancarlo Ciatto, Ivan Furnari, Ezio Mannino, Ezio Messina, Salvatore Milicia e Ionella Rapisarda), votata oggi dal consiglio comunale di Paternò. L’idea affonda le sue radici in una proposta già adottata con successo da altri Comuni limitrofi. I cittadini che vorranno adottare un randagio dovranno presentare una richiesta alla polizia municipale e al sindaco. Lo sgravio sarà applicato sulla tassa sui rifiuti relativa all’anno successivo rispetto al momento dell’adozione. Controlli periodici sull’adeguato mantenimento dell’animale saranno effettuati dagli agenti della municipale, pena la perdita dello sgravio o nei casi più gravi una sanzione per maltrattamenti. In caso di abbandono, i responsabili dovranno restituire il contributo ricevuto in precedenza.
Soddisfatto il presidente della prima commissione Lorenzo Arcoria: «Adottare un cane deve essere un grande atto di responsabilità e civiltà che tutti i cittadini devono prendere in considerazione. Ringrazio i consiglieri che hanno sostenuto il regolamento e speriamo così di poter giungere ad un doppio risultato che sia a favore dell’ente e del cittadino». Se è vero infatti che il contribuente potrà ridurre l’importo della bolletta con l’adozione del cane, anche il Comune a ridurrà i costi derivanti dal mantenimento di un randagio nei canili convenzionati.
Contestualmente, non cessano le sorprese per i Comuni che facevano parte dell’Ato 3 Simeto Ambiente per ciò che riguarda la lotta all’evasione dei contributi sui rifiuti. In questi giorni stanno infatti arrivando nelle case dei cittadini le bollette della Simeto Ambiente che fanno riferimento alla Tia 2010 ed alle relative sanzioni.«Le richieste di pagamento – precisa Angelo Liggeri,commissario liquidatore dell’Ato 3 – riguardano soltanto i proprietari che hanno omesso fino al 20 gennaio 2016 di comunicare a Simeto Ambiente l’esistenza dell’immobile su cui, in caso di avvenuta conoscenza, sarebbe stata applicata regolarmente la Tia. La nostra intenzione è combattere l’evasione e non i cittadini onesti. Procederemo così anche per gli anni successivi».