Addio al finanziamento da oltre cinque milioni di euro per la realizzazione del centro di compostaggio di contrada Aquila. Soldi destinati al territorio di Paternò e che sarebbero andati persi, il condizionale è d’obbligo, per via delle solite lungaggini burocratiche. Il centro di compostaggio, poco distante dalla frazione di Sferro, si sarebbe dovuto costruire già nel 2012. E sarebbe dovuto entrare in funzione un anno dopo. Nel progetto originario il centro avrebbe dovuto trattare 12mila tonnellate di rifiuti organici provenienti dai 18 Comuni che facevano riferimento alla vecchia autorità d’ambito Simeto-Ambiente.
Il finanziamento avrebbe dovuto essere gestito, sin dall’inizio, dall’Ato Simeto-Ambiente. Società in liquidazione già dal 2011 e alla quale, di conseguenza, è vietato per legge trattare una simile somma. L’Ato è stata quindi rimpiazzata dalla Srr, vale a dire Società di regolamentazione rifiuti. Sarebbe stato nelle mani di quest’ultima che, in teoria, sarebbero dovuti passare i cinque milioni necessari per mettere in piedi l’impianto di produzione del compost. In pratica, però, la Srr sulla carta è stata costituita ma non è operativa.
Una vicenda, questa del finanziamento, sulla quale è intervenuta anche l’amministrazione comunale paternese. Il vicesindaco Carmelo Palumbo, ha inviato una nota alla Regione Sicilia. Invitandola a rivedere il destinatario del finanziamento: anziché la Srr, il Comune di Paternò. Ma dai vertici del governo regionale è arrivata una risposta assolutamente negativa. Come conseguenza, progetto e finanziamento relativi sono saltati.
Intanto il Comune ha diffuso i dati della raccolta differenziata. Grazie alla differenziazione della plastica, nelle casse paternesi entreranno 138mila euro provenienti dal Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica. Una somma ottenuta grazie al conferimento dei rifiuti plastici in un’apposita piattaforma. Nella quale sono arrivati sia quelli raccolti col porta a porta sia quelli portati dai singoli utenti.
Gli introiti potranno essere reimpiegati per sostenere le spese relative al servizio di nettezza urbana della città. «Pur nel caos nella gestione dei rifiuti che si registra a livello regionale – afferma il primo cittadino di Paternò, Mauro Mangano – il nostro Comune sta riuscendo a garantire un servizio regolare. Da quest’anno anche i cittadini potranno apprezzarne i risultati, con una diminuzione della tassa sulla spazzatura sia per le utenze domestiche che per quelle commerciali».
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