Paternò, niente soldi per la sicurezza nella scuola Continua la precarietà del plesso di viale Kennedy

Si complica terribilmente la vicenda degli studenti dell’ex plesso scolastico di viale Kennedy, a Paternòinterdetto quest’ultimo dal dirigente dell’istituto comprensivo Don Milani, Carmelo Santagati, perché la struttura non sarebbe «sicura»: a mancare è tutta la certificazione, prevista dalla normativa vigente, che ne attesti la sicurezza per gli allievi. Le nuove complicazioni dipenderebbero dalle difficoltà mostrate dal Comune nel reperire le somme necessarie consentire gli interventi: le reti di protezione all’interno di alcune classi e corridoi, e la riqualificazione di una parte dell’impianto elettrico. Tutto ciò avrebbe comportato l’impossibilità per l’amministrazione di procedere alla redazione di un crono-programma, cosa che invece era stata richiesta dal dirigente Santagati.

Quest’ultimo, al fine di rendere più «celere il processo di recupero della funzionalità del plesso di viale Kennedy e permettere al più presto il ripristino della precedente organizzazione didattica» aveva richiesto un dettagliato intervento, con la definizione delle tempistiche nonché la «disponibilità progressiva delle aule del plesso interessato, con specifica ed esplicita dichiarazione del superamento delle criticità segnalate alla base della temporanea situazione di emergenza». Lo stesso preside si era attivato al fine di evitare sia un blocco al regolare svolgimento delle lezioni, sia i doppi turni (per i quali i genitori non avevano fatto mancare le proteste).

Così il dirigente aveva chiesto e ottenuto, da parte di colleghi di altre scuole, l’aiuto richiesto. E ha collocato in altri istituti decine di classi della materna e delle elementariIl trasloco avrebbe dovuto essere temporaneo, ma i nuovi ritardi fanno sì che il trasferimento provvisorio si allunghi in modi che non è ancora possibile determinare. Tra le soluzioni trovate circa cinque giorni fa, una però ha destato qualche malumore. I giovani allievi di 2A, 2D, 3A, 3B, 3D, 3E hanno trovato posto nella chiesa Spirito Santo di viale dei Platani: ma le aule sarebbero state fredde. Le cinque classi da ieri mattina si trovato all’istituto comprensivo Marconi di via Virgilio.

Salvatore Caruso

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