Si è spento ieri pomeriggio all’ospedale Garibaldi di Catania per insufficienze cardio-respiratorie. Salvatore Sinatra, 86 anni, ex sindaco della città di Paternò, era stato trasportato al nosocomio in ambulanza, dopo essersi sentito male. Per circa 13 anni è stato, a fasi alterne, il primo cittadino della città normanna. Dal 1970, quando il 18 luglio ha ricevuto per la prima volta la fascia tricolore, al 1989, quando il 22 febbraio ha passato la sua ultima giornata da primo cittadino. Sinatra è stato uno dei padri fondatori della Democrazia cristiana a Paternò: un politico innovativo, per quegli anni, capace di tenere i contatti con Palermo e Roma e fare arrivare in città diversi finanziamenti.

A Sinastra si devono la pianificazione della zona Peep (piani di edilizia economica popolare) – in quel momento adottata solo da Paternò e da un altro Comune della provincia etnea -, l’istituzione della scuola materna comunale, il completamento del quartiere Mazzini e il potenziamento del Santissimo Salvatore, diventato ospedale generale di zona. Sotto Sinatra a Paternò arrivano il presidente della Repubblica Sandro Pertini, il presidente del Consiglio Giulio Andreotti e quello della Regione Piersanti Mattarella, a Paternò una settimana prima di essere assassinato dalla mafia.

Oggi, a partire, dalle 16 sarà allestita la camera ardente a Palazzo Alessi. Mentre i funerali si celebreranno domani, mercoledì, alle 16.30 nella chiesa Santa Barbara. Ieri sera è stato ricordato durante la seduta del consiglio comunale. Il sindaco Nino Naso sulla sua pagina Facebook ha espresso il suo profondo cordoglio per la morte di Sinatra: «Ho appreso con profonda tristezza della scomparsa di Turi Sinatra, un uomo che ha servito la nostra città e che è stato amato per questo da tantissimi paternesi – ha scritto Naso – Soltanto pochissimi giorni fa l’ho incontrato, ed è stata un’occasione per parlare di Paternò, di come l’aveva lasciata e di come è oggi, di quanto abbiamo condiviso e di quanto abbiamo continuato a condividere di questa meravigliosa città che oggi piange uno dei suoi sindaci più amati».