Porte e finestre rubate, armadietti fatti a pezzi e parti di cucina portate via. L’ennesimo episodio di atti vandalici a Paternò ha preso di mira il centro diurno per minori di viale Kenney. Lo stato in cui sono stati trovati i locali, situati a pochi passi dalla parrocchia del Sacro Cuore e dall’ex quarto circolo didattico, riportano al centro dell’attenzione le croniche difficoltà delle autorità a contrastare l’inciviltà.
Dal sopralluogo effettuato da polizia municipale e dall’assessore alle Manutenzioni Roberto Faranda si è scoperto che a essere stati danneggiati sono stati gli estintori, ma anche i libri presenti nella struttura. Molti i testi strappati, con le pagine sparse per terra. Rotti anche tavoli e sedie, non è stato risparmiato neanche il tavolo di ping pong.
Il centro diurno è gestito da un’associazione non-profit ed è frequentato da decine di ragazzi della città. Questo fino allo scoppio della pandemia di Covid-19. Da allora, infatti, le occasioni di ritrovo si sono ridotto all’osso. La struttura fu inaugurata nel gennaio del 2015, durante la sindacatura di Mauro Mangano, dopo anni di chiusura. Per rimettere in sesto l’edificio furono necessari 437mila euro, provenienti da un finanziamento della Regione Siciliana. La struttura era dotata di telecamere, che però poi furono rubate e mai più rimpiazzate.
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