Paternò, arrestato il nipote del boss Assinnata Preso per spaccio, in casa un pc rubato all’Asp

Domenico Assinnata

Finisce in carcere Domenico Assinnata, il 26enne di Paternò ritenuto dagli inquirenti esponente dell’omonimo clan mafioso, quest’ultimo considerato vicino alla famiglia catanese dei Santapaola. Il gruppo degli Assinnata è stato colpito da 14 arresti lo scorso 24 febbraio. Il boss Domenico (nonno dell’arrestato) e suo figlio Turi (padre del 26enne) sono attualmente detenuti. Il giovane Domenico, che porta lo stesso nome del nonno, è stato fermato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione aggravata. È passato agli onori della cronaca nazionale quando lo scorso 2 dicembre, in occasione della festa di Santa Barbara, è stato al centro della vicenda legata al doppio inchino da parte di due cerei davanti alla casa di Turi Assinnata. 

L’episodio, che avrebbe visto il 26enne Domenico ricevere l’omaggio dei portatori delle varette dei dipendenti comunali e degli ortofrutticoli con la banda musicale che intonava le musiche de Il padrino ha avuto grande eco. I militari avevano notificato ai comitati organizzativi dei cerei coinvolti il divieto di partecipare alla manifestazione religiosa. A emetterlo la questura di Catania su proposta del comando provinciale dei carabinieri. Vicenda poi discussa dalla commissione regionale Antimafia.

Ieri, poco dopo le 16, Domenico Assinnata è stato arrestato per droga. I carabinieri lo hanno notato aggirarsi in modo sospetto nella zona di parco del Sole, area a verde ricadente tra il palazzo comunale e l’istituto comprensivo Don Milani. Assinnata avrebbe nascosto in un aiuola un sacchetto di plastica, per poi defilarsi peri il campetto attiguo alla scuola e dirigesi verso casa. I militari hanno quindi bloccato il 26enne, che ha tentato di allontanarsi velocemente dalla zona. Dopo avere recuperato la busta – che conteneva 208 grammi di marijuana, suddivisa in 111 dosi già confezionate e pronte per essere smerciate per il fine settimana – le forze dell’ordine lo hanno fermato. 

Gli inquirenti hanno proceduto a una perquisizione domiciliare nell’abitazione di Assinnata, rinvenendo due bilancini elettronici, due tritaerba utilizzati per preparare le dosi e un computer completo di monitor e stampante risultato rubato all’azienda sanitaria provinciale di Catania. La droga, i tritaerba e i bilancini di precisione sono stati sequestrati mentre il pc recuperato sarà restituito ad un responsabile dell’Asp. L’arrestato è stato condotto in serata – scortato da tre pattuglie – nel carcere di piazza Lanza.
Domenico Assinnata fu protagonista a febbraio di quest’anno di un fatto anomalo: mentre si trovava
a casa della zia cadde dal primo piano, ferendosi lievemente. Non si riuscì a comprendere cosa fosse realmente successo. Dalle testimonianze raccolte dai carabinieri intervenuti sul posto, il giovane Assinnata, a causa di un malore, sarebbe inciampato, cadendo. Ma sulla versione i militari non avrebbero nascosto dubbi


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