Sono stati notificati nelle ultime 24 ore gli avvisi di garanzia ai danni di dipendenti dell'ospedale Santissimo Salvatore, che sarebbero stati parte di un sistema di timbrature fittizie dei cartellini. L'inchiesta parte dopo l'arresto, nell'aprile 2015, di un infermiere accusato di esercizio abusivo della professione medica
Paternò, 71 indagati per assenteismo all’ospedale Accuse di falso e truffa per badge strisciati da altri
Avvisi di garanzia per medici e infermieri in servizio all’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò. Sono stati notificati, nelle ultime 24 ore, dai militari della guardia di finanza di Catania a 71 operatori sanitari del nosocomio paternese. Gli indagati sarebbero accusati di falso e truffa: saremmo di fronte a presunti casi di assenteismo. I bagde personali sarebbero stati strisciati da altri soggetti non dai titolari del cartellino. Le prime notifiche sarebbero già partite dalla tarda mattinata di ieri. L’avviso di garanzia, come spiegano alcuni legali di Paternò a cui si sarebbero rivolti gli indagati una volta ricevuto la notifica, non è altro «un atto dovuto nei confronti degli indagati per informarli che la magistratura sta effettuando delle indagini che li riguardano».
Tra gli indagati, comunque, non ci sono né medici né infermieri che sono candidati al consiglio comunale paternese, visto che domenica prossima sono in programma le amministrative per l’elezione del sindaco e dei 24 consiglieri comunali che andranno a fare parte dell’assise civica paternese. Il periodo preso in esame dagli inquirenti è quello che andrebbe dal novembre 2014 al gennaio 2015. A supportare le indagini dei finanzieri, ci sarebbero le telecamere piazzate in passato, quando venne arrestato nell’aprile 2015 un infermiere infedele con l’accusa di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato e abusivo esercizio della professione medica.
La notizia degli avvisi di garanzia avrebbe colto di sorpresa gli operatori sanitari dell’ospedale Santissimo Salvatore, dove lavorano circa 280 dipendenti. Infatti, ieri pomeriggio all’interno del nosocomio tra lo stesso personale medico e infermieristico si respirava un clima teso e le bocche erano cucite. Sorpreso il direttore del Distretto sanitario Ct2 dell’Asp di Catania Giuseppe Spampinato: «Non so nulla a riguardo. Se fosse così c’è da restare stupiti. Prima di qualsiasi altro commento, mi accerterò dei fatti».