Trasformavano patenti di guida tunisine false in patenti italiane regolari. È questa l’accusa per 36 tunisini e un egiziano, denunciati dalla polizia di Ragusa nell’ambito dell’operazione Easy driving. Le indagini, partite dopo il controllo di una patente sospetta da parte della polizia stradale di Vittoria, ha portato gli inquirenti a risalire alla motorizzazione di Wilaya D’Oran in Algeria. Questo, infatti, sarebbe stato il centro da cui partiva il processo di falsificazione.
Stando alle indagini, infatti, i documenti falsi dei cittadini nordafricani venivano convertiti in patenti vere, rispettando i meccanismi legislativi italiani: «La falsificazione – dichiara il questore di Ragusa Giuseppe Gammino – accoglieva l’opportunità tra Algeria e Italia di convertire i permessi di guida senza sostenere esami». A commentare i risultati dell’operazione è stato anche il comandante della polizia stradale di Ragusa Gaetano Di Mauro: «Si è trattato di una operazione di polizia giudiziaria ma anche di prevenzione rivolta alla sicurezza stradale. Queste persone – continua – avevano un titolo per guidare senza conoscere norme del codice della strada italiano».
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