Gli edifici di vicolo Bernava che hanno subito cedimenti a causa dei lavori del passante ferroviario vanno demoliti. È questa, in via ufficiale, la soluzione che Rfi ha proposto per sbloccare i lavori della galleria Giustizia-Lolli. Italferr, la controllata del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha già pubblicato l’avviso di esproprio trattandosi di un’opera «di interesse strategico nazionale». I proprietari degli immobili hanno trenta giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni a Italferr tramite raccomandata a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso, ossia il 14 febbraio.
La società di progetto “Nodo di Palermo”, invece, ha inoltrato all’assessorato regionale ai Trasporti la richiesta del decreto per la variante urbanistica, visto che la destinazione d’uso delle aree interessate cambierà da «netto storico» ad «area verde». Ci sarebbero già i pareri positivi del Genio Civile e della Sovrintendenza e anche la Regione sembrerebbe propensa verso il «sì». Il parere del Consiglio comunale, a questo punto, pur essendo obbligatorio non sarebbe vincolante. Le palazzine da abbattere sarebbero in tutto tre.
Questa soluzione per la verità era nell’aria già dallo scorso luglio, quando Giovanni Barla, luminare di geotecnica del Politecnico di Torino convocato come consulente per trovare una soluzione, aveva presentato i risultati dei suoi studi. In base ai quali è emerso che le palazzine di vicolo Bernava non solo presentavano dei cedimenti già prima degli scavi ma hanno continuato a subirli anche a lavori bloccati. E pensare che si tratta di un tratto di appena quaranta metri, il tre per cento di un tunnel di due chilometri che fa parte di un’opera faraonica da oltre un miliardo e mezzo di euro. E’ bastata però la scoperta di una vena d’acqua mista a sabbie finissime, due anni fa, a fermare tutto: la falda causava cedimenti agli edifici circostanti e decine di famiglie sono state sgomberate e ospitate in albergo a spese della Sis.
In questo periodo sono state tentate altre soluzioni come il cosiddetto jet-grouting, ma senza successo. L’avviso sarà pubblicato su due importanti quotidiani cartacei. Se la Regione darà l’ok, i proprietari saranno indennizzati in base alle valutazioni di mercato. Oggi, intanto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio inaugurerà le fermate Maredolce, Lolli e Guadagna.
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