«Un Parco che non sia solo vincoli e limiti, ma anche opportunità per gli abitanti e per le aziende che operano all’interno dell’area protetta». È così che il presidente del Parco dell’Etna Carlo Caputo annuncia che il Consiglio del Parco – che è composto dai venti sindaci dei venti Comuni che lo formano – ha deliberato il regolamento e i disciplinari del marchio collettivo Parco dell’Etna. Il progetto che ha visto la luce un anno fa, anche con la collaborazione dell’Università di Catania, ha come obiettivo la valorizzazione del vulcano attraverso lo sviluppo di una rete tra imprenditori e tessuto produttivo. Insomma, non solo un bollino da apporre. Ma un luogo da trasformare in brand.
«Ritengo che sia un obiettivo importante quello raggiunto – ha sottolineato Caputo – perché viviamo in un tempo in cui il richiamo all’ambiente e alla sostenibilità e a tutto quello che è green è importante e continuo. Dare la possibilità alle aziende che lavorano all’interno dell’area protetta di potersi fregiare del marchio collettivo Parco dell’Etna e – ha aggiunto il presidente del Parco dell’Etna – di potersi rivolgere al mercato identificandosi proprio come realtà che operano in un’area protetta è significativo. Non solo per le aziende ma anche per i consumatori a cui il prodotto è destinato».
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