La sconfitta casalinga per 3-1 contro la Fiorentina sembrava il capolinea del secondo mandato rosanero del tecnico romagnolo che, a sorpresa, dirigerà regolarmente gli allenamenti della squadra a Coccaglio, in provincia di Brescia, dove i rosanero prepareranno la gara esterna di domenica contro il Verona
Colpo di scena, dietrofront Zamparini Ballardini salva il posto in extremis
Giornata thrilling in casa Palermo. Dopo la sconfitta casalinga per 3-1 contro la Fiorentina sembrava giunto al capolinea il secondo mandato di Ballardini. Il tecnico romagnolo era di fatto ad un passo dall’esonero e invece Zamparini ha spiazzato tutti ancora una volta con una decisione sorprendente: Ballardini resta sulla panchina rosanero e, almeno per ora, allontana il fantasma del ritorno di Iachini che era pronto a riprendere il filo interrotto lo scorso 10 novembre, giorno in cui era stato sollevato dall’incarico nonostante il successo interno con il Chievo ottenuto due giorni prima. Con un post su facebook, Kevin Iachini, figlio del tecnico marchigiano, aveva dato un indizio importante in merito alla linea tracciata da Zamparini dopo il ko dei rosa contro i gigliati («E’ così che va…si torna a casa!») ma anche Iachini junior non aveva fatto i conti con il dietrofront del presidente.
Lo scenario sembrava delineato: Iachini avrebbe dovuto raggiungere il ritiro di Coccaglio, in provincia di Brescia, dove la squadra preparerà in questi giorni la gara esterna di domenica contro il Verona e invece, a meno di ulteriori colpi di scena, sarà ancora Ballardini a dirigere gli allenamenti della squadra. Una cosa è certa: al gruppo, in Lombardia, si aggregherà anche Cristante, centrocampista di 20 anni che il club di viale del Fante ha acquistato dal Benfica in prestito con diritto di riscatto.
Ballardini, dunque, salva in extremis la panchina. Il tecnico, condizionato dalla qualità scadente di una squadra con evidenti lacune, non può in ogni caso dormire sonni tranquilli e l’impressione è che il suo futuro sia legato al risultato della sfida di domenica al Bentegodi. Una gara fondamentale nel cammino dei rosanero, in piena crisi di risultati come dimostrano le cinque sconfitte rimediate nelle sette gare ufficiali disputate alle dipendenze del tecnico romagnolo.