Un distributore di carburante e due supermercati sono stati presi di mira per compiere tre rapine violente usando auto rubate, poi date alle fiamme, e anche una pistola a salve. Sono stati arrestati i tre accusati di essere gli autori: si tratta del 25enne Gianluca Cintura e del 22enne Vincenzo Filippone che sono finiti in carcere e del 19enne Gaspare Emanuele Ribaudo per cui la giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari.
Gli episodi contestati risalgono al 18 gennaio, e poi al 23 e al 26 di agosto. I tre avrebbero puntato l’arma – che, privata del tappo rosso, riproduce perfettamente una pistola vera – alla tempia delle vittime e, una volta portata a termine la rapina, avrebbero incendiato le auto (Fiat Panda) precedentemente rubate che avevano utilizzato. In un caso, la macchina data alle fiamme ha rischiato di coinvolgere uno stabile nell’incendio. La facciata è stata annerita prima che i pompieri potessero spegnere il rogo.
Il modus operandi della banda sarebbe stato sempre lo stesso per tutti gli episodi: dopo aver rubato un’auto – una Fiat Panda per tutti e tre gli episodi – usando una pistola a salve priva di tappo rosso, avrebbero fatto irruzione in un esercizio commerciale scarrellando con la pistola come per inserire il colpo in canna, e seminando il panico tra i clienti, puntando l’arma alla tempia dei cassieri per farsi consegnare l’incasso.
Subito dopo il colpo, i tre avrebbero abbandonato l’auto rubata utilizzata per compiere la rapina, avvolta dalle fiamme in strada. In uno degli episodi – quello risalente allo scorso gennaio ai danni del distributore di carburanti Eni Torre Bonagia – la prontezza nella fuga dei dipendenti ha lasciato la banda di soppiatto, tanto da essere costretta a fuggire senza bottino. Per gli altri due episodi nel giro di tre giorni, dal 23 al 26 agosto, sono stati presi di mira due Ard discount: quello di via Placido Rizzotto e quello di via Gaetano Mosca. Il bottino è stato di 500 euro nel primo caso e 1500 nel secondo.
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