I temi suggeriti dalla funzione di completamento automatico del motore di ricerca rispecchiano l’attività di tutti gli utenti del web e i contenuti delle pagine, ma nel caso di elementi chiave relativi a Palermo i risultati non sono così scontati
Palermo raccontata dagli utenti di Google Dalla meusa milanese alle panelle col Bimby
Palermo è una cipolla? È quello che si chiedono, secondo Google, molti internauti. Seguendo le orme di un esperimento condotto nel 2013 dalla redazione de Il Post, abbiamo provato a interrogare il motore di ricerca più usato al mondo, tramite la funzione di autocompletamento, sulle ricerche più frequenti effettuate dagli utenti della rete riguardo temi strettamente palermitani. I suggerimenti di ricerca visualizzati dalla funzione di completamento automatico, infatti, come spiegano i tecnici di Mountain View, «rispecchiano l’attività di ricerca di tutti gli utenti del web e i contenuti delle pagine web indicizzate da Google».
I risultati non sempre sono così scontati. Cercando per esempio Palermo è, il motore di ricerca suggerisce come prima soluzione Palermo è una cipolla. Nessun riferimento culinario, però. Palermo è una cipolla è il titolo di un libro dello scrittore Roberto Alajmo, direttore del teatro Biondo. Subito dopo, nella lista dei suggerimenti, l’immancabile nota dolente: Palermo è pericolosa. Un po’ di speranza la dà il risultato successivo: Palermo è bella, ma per gli utenti di Google si tratta solo dell’ultima opzione. Nei quesiti culturali per chi cerca i monumenti, oltre ai soliti orari, apertura, foto, ci sono anche domande più specifiche. Digitando la cattedrale di Palermo è, in particolare, le domande più frequenti degli internauti sono: quando è stata costruita la cattedrale di Palermo, da chi è stata costruita la cattedrale di Palermo, che stile è la cattedrale di Palermo. Mentre per il Teatro Massimo, oltre alle informazioni sulla storia, in molti chiedono della stagione 2016.
Il meglio però arriva dal fronte culinario dove a imperare è, ancora una volta, l’eterna sfida tra arancino e arancina. Tanto che, digitando nella ricerca la parola arancina, il primo suggerimento proposto è arancina accademia della Crusca, seguito da arancina ricetta, arancina Palermo e da arancina calorie. Risposta, quest’ultima, che avrà probabilmente deluso diversi utenti e che ricorre anche digitando l’accezione preferita dai cugini catanesi. Anche se a dire il vero Google, o per lo meno i suoi frequentatori, sembrano essere più dalla parte dei palermitani, tanto che, cercando arancino, il primo suggerimento è subito la domanda: arancino o arancina? Per i puristi dello streetfood palermitano, invece, il consiglio è quello di non prestare troppa attenzione a quanto appare suggerito cercando la parola panelle. Qui si toccano livelli che per molti potrebbero essere considerati di vera e propria blasfemia. Il primo risultato offerto è infatti panelle Bimby, così come il secondo è panelle con Bimby. Per cucinare il piatto nostrano con il noto robot da cucina, contravvenendo al comandamento dei panellari più veraci secondo cui «i panelli si fannu ch’i manu». E non va meglio nel caso delle crocché, anch’esse, pare, oggetto del desiderio dell’esercito del Bimby.
Un misto di orgoglio e nostalgia, invece, colpisce digitando pani ca meusa. Da un lato il primo risultato è un fiero pani ca meusa Porta Carbone, a omaggiare la storica friggitoria. Dall’altro, l’ultima opzione – la terza dopo pani ca meusa ricetta – deve essere frutto delle ricerche dei tanti palermitani che hanno scelto di tentare la fortuna al Nord e, magari, ogni tanto su Google cercano speranzosi: pani ca meusa Milano.