Palermo, pronto il candidato del terzo polo

“Prima di fare nomi ed esprimere pareri sulla candidatura a sindaco di Palermo sarebbe opportuno che sia il Partito democratico quanto l’Mpa facessero chiarezza sulla loro posizione nei confronti del terzo polo”. Lo afferma il coordinatore provinciale dell’Udc, Totò Lentini. “Ci siamo visti quotidianamente tirati in ballo – prosegue Lentini – pur non essendo chiamati ad esprimere pareri in merito. Ringraziamo le forze politiche per la visibilità che ci hanno dato in questi giorni, ma ci piacerebbe sapere chi sono realmente i nostri interlocutori. Ci stupisce peraltro il superimpegno del presidente Lombardo nelle vicende palermitane. Sarebbe opportuno che l’Mpa chiarisse la sua posizione, come anche sarebbe necessario che il Pd individuasse quale delle sue anime è disposta ad un serio progetto per Palermo. Progetto che al momento latita dalle cronache politiche. Si parla di volti, di nomi, ma non di programmi. Il terzo polo al momento lavora alla rinascita di una città già da troppo tempo schiacciata dai giochi di potere. Quanto prima comunicheremo il nome del candidato a sindaco che sarà espressione di un programma concreto e condiviso. Il terzo polo risponde ai cittadini, non ai partiti”.

Adamo e Marrocco

Intanto i capigruppo all’Ars Giulia Adamo (Udc) e Livio Marrocco (Fli) chiederanno al prefetto di Trapani di potere visitare il centro d’accoglienza di Salinagrande. “Non possiamo rimanere indifferenti alle parole di una parte della delegazione della Commissione libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo, in visita in Sicilia – spiegano Adamo e Marrocco –. Prima di esprimere giudizi in merito vogliamo però verificare di persona le reali condizioni degli spazi e dei servizi offerti agli extracomunitari. Il terzo polo è attento tanto alle politiche migratorie quanto ai servizi offerti a chi cerca un rifugio e un futuro nella nostra Isola”.

 

Apprendi e Caputo

Botta e risposta tra Giuseppe Apprendi (Pd) e Salvino Caputo (Pdl) sulle unioni civili. La conferenza dei capigruppo dell’Ars, nella seduta di qualche giorno fa, ha deciso di mettere all’ordine del giorno il disegno di legge che prevede l’istituzione del registro regionale delle unioni civili, primo firmatario il deputato del Pd, Giuseppe Apprendi. Che commenta: “E’ un ulteriore passo in avanti che fa ben sperare, anche sull’esito del voto d’aula.”

Di tutt’altro avviso il deputato del Pdl, Salvino Caputo: “Ancora una volta – dice – siamo costretti ad assistere ad iniziative demagogiche che contrastano con il comune buon senso. Inserire tra le priorità dell’ Ars il disegno di legge sulle coppie di fatto, a fronte di tante emergenze occupazionali ed economiche, significa mortificare tutte quelle categorie di siciliani che attendono dalla Regione risposte chiare sul fronte della crisi economica”.

Caputo annuncia la presentazione di mille emendamenti “per bloccare – aggiunge – un disegno di legge che ha il solo obiettivo di creare populismo e determinare condizioni per scardinare la stabilita della unione familiare . ” Con le associazioni che difendono i valori della famiglia e della etica – dice ancora Caputo – avvieremo una forte mobilitazione popolare contro questa decisione”. Quindi una stoccata per alcuni tra i suoi compagni di partito: “E’ chiaro che molti parlamentari del centro destra che hanno firmato il disegno di legge dovranno spiegare tale decisione al loro elettorato cattolico”.

 

 

 


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“prima di fare nomi ed esprimere pareri sulla candidatura a sindaco di palermo sarebbe opportuno che sia il partito democratico quanto l'mpa facessero chiarezza sulla loro posizione nei confronti del terzo polo”. Lo afferma il coordinatore provinciale dell'udc, totò lentini. “ci siamo visti quotidianamente tirati in ballo – prosegue lentini - pur non essendo chiamati ad esprimere pareri in merito. Ringraziamo le forze politiche per la visibilità che ci hanno dato in questi giorni, ma ci piacerebbe sapere chi sono realmente i nostri interlocutori. Ci stupisce peraltro il superimpegno del presidente lombardo nelle vicende palermitane. Sarebbe opportuno che l'mpa chiarisse la sua posizione, come anche sarebbe necessario che il pd individuasse quale delle sue anime è disposta ad un serio progetto per palermo. Progetto che al momento latita dalle cronache politiche. Si parla di volti, di nomi, ma non di programmi. Il terzo polo al momento lavora alla rinascita di una città già da troppo tempo schiacciata dai giochi di potere. Quanto prima comunicheremo il nome del candidato a sindaco che sarà espressione di un programma concreto e condiviso. Il terzo polo risponde ai cittadini, non ai partiti”.

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