«Questa per noi è la settima partecipazione di fila a questa importante regata, che noi consideriamo un po’ di tutti i palermitani, perché è la più bella e la più lunga fra quelle che partono da questa città». A parlare è Giuseppe Tisci, presidente della Lega Navale Italiana sezione centro di Palermo, a proposito della Palermo-Montecarlo, la regata più affascinante del Mediterraneo che si svolgerà dal 21 al 26 agosto. «La nostra partecipazione è stata sempre caratterizzata da una forte vocazione sociale, infatti abbiamo sempre avuto un equipaggio formato almeno da un terzo di ragazzi disabili o comunque appartenenti a quei progetti sociali che portiamo avanti tutto l’anno» spiega Tisci. Tutto nasce, infatti, dalla collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Quest’anno l’equipaggio della Blitz, la barca con cui partecipano a questa avventura, è scelto in collaborazione con l’associazione svizzera Sorgitore, che sfrutta la navigazione a vela in alto mare come mezzo educativo per contrastare i disagi psico-sociali negli adolescenti. La presidente Cristina Lombardi sarà a bordo, insieme ad altri sette membri della squadra: Giovanni Manzo, sorta di team manger del gruppo, Michele Gambino e Gianni Golino, e ancora l’ex sportivo non vedente Umberto Corona, Carlo Lo Biundo, disabile all’80 per cento a causa di una malattia ed Ermanno e Manfredi Ferrigno, padre e figlio.
«Quella di quest’anno è una rivincita – dice ancora Tisci – Perché anche l’anno scorso abbiamo partecipato con la stessa barca e non siamo arrivati in tempo utile. Quindi per quest’anno l’obiettivo è quello di riuscire a finire la regata». La lotta sarà abbastanza intensa, considerando che per questa edizione si è raggiunto un numero record di partecipanti: sono circa 60, infatti, le barche iscritte alla regata, a dispetto delle appena venti partecipazioni dei primi anni. Sarà possibile seguire la partenza della regata in diretta streaming. «Noi tentiamo di portare avanti un concetto o un qualcosa che possa durare nel tempo – spiega il presidente della Lega Navale – Non ci interessa partecipare all’evento singolo che attrae i media. Vogliamo dimostrare che si può far vela tutto l’anno, anche con i ragazzi disabili, compresi quelli che non possono fare sport per motivi economici». Le attività della Lega Navale, infatti, sono costantemente rivolte ai giovani dei quartieri più disagiati di Palermo, dallo Zen alla Kalsa, dove i ragazzi «il mare lo vedono solo da lontano». Chi si distingue per impegno e partecipazione viene scelto per far parte dell’equipaggio della Palermo-Montecarlo.
«Quest’anno siamo ancora più contenti perché abbiamo un gemellaggio con un’altra imbarcazione – continua Tisci – quella dei Diversamente Marinai, che fa capo a un’associazione toscana e che come noi avrà dei disabili a bordo». Farà parte del loro equipaggio anche Mario Santoni, socio della Lega Navale ed ex sportivo non vedente. «La regata è un modo per questi ragazzi di confrontarsi con gli altri, non c’è nessun professionista a bordo. Ovviamente – conclude il presidente – lo spirito di competizione c’è sempre, è comunque una sfida. I ragazzi non devono darsi per vinti: è un evento difficile, ma non impossibile. Devono dare il massimo e cercare di migliorare le posizioni degli anni precedenti».
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