Il giovane palermitano ha parlato dell’esordio in serie A con la maglia rosanero: «Non ho bruciato le tappe, dopo la Primavera, la prima squadra è la naturale conseguenza. Cerco di rubare i segreti del mestiere a tutti»
Palermo, l’emozione di Lo Faso «La serie A è il sogno di chiunque»
«Dopo la Primavera ti affacci al calcio dei grandi, quindi secondo me non ho proprio bruciato le tappe. Ci siamo allenati sempre bene, anche con i ragazzi che ancora sono nel gruppo della Primavera. Poi, chi più e chi meno è stato chiamato in causa». Dopo l’esordio in serie A contro il Milan, il giovane Simone Lo Faso parla senza falsa modestia e senza punta di piedi. «Ho saputo reggere bene l’emozione – afferma il classe ’98 –, sono entrato tranquillo, senza pensare che potesse andare bene o male. Per qualsiasi bambino e ragazzino che sta crescendo arrivare in serie A è il massimo».
Già lo scorso anno Zamparini lo aveva definito uno dei migliori talenti in circolazione, affermando a più riprese di puntare forte sul giovane: «Non mi sento addosso nessuna responsabilità, faccio tutto tranquillamente. Per me e per i miei genitori, che hanno sempre contribuito, è una grandissima soddisfazione». Lo Faso continua poi nella sua analisi parlando delle sue emozioni all’esordio: «Non ho sentito tutta questa pressione. L’importante è stare tranquilli, farsi trovare pronti e rispondere adeguatamente se il mister ti chiama in causa. Ognuno può dare il suo contributo alla causa».
A chi gli chiede del mister e dei compagni, il talentuoso trequartista mostra tutta la sua umiltà: «De Zerbi è un allenatore preparatissimo e si vede anche dal gioco che ci fa esprimere. Essendo il più piccolo, è logico che devo apprendere da tutti. Con Alino (Diamanti) ho un ottimo rapporto e cerco di rubargli qualche segreto sia in campo, sia fuori dal campo». Prima di lui, un altro palermitano aveva vestito, nella storia recente, la maglia del Palermo. Si tratta di Antonino La Gumina, adesso in prestito alla Ternana: «Con La Gumina – spiega il ragazzo – ci siamo sentiti anche prima della partita perché lui ha avuto un problema al ginocchio. Mi ha fatto un grosso in bocca al lupo, poi con lui siamo amici».
Inevitabile che si finisca anche a parlare dei primi approcci al pallone dei bambini. «Penso che i genitori debbano fare i genitori e che i ragazzini debbano scendere in campo senza alcuna pressione. Se ancora c’è veramente una speranza, se hai un sogno lo devi inseguire fino all’ultimo. Se ci metti determinazione prima o poi lo raggiungi. Adesso il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre e di mettere il mister in difficoltà». In tanti hanno creduto in lui, che adesso rappresenta una freccia in più nell’arco a disposizione di mister De Zerbi: «Innanzitutto ringrazio il presidente Maurizio Zamparini perché crede veramente tanto in me. Voglio ringraziare anche tutti i miei allenatori, dal primo, Cutrone, all’ultimo, Bosi, oltre a Dario Baccin e Sandro Porchia». Il ragazzo, nella giornata di martedì, ha donato la sua maglia numero 98 ai dirigenti della Vis Palermo, scuola calcio nella quale ha mosso i primi passi.
«Se mi rivedo in Cassano? Forse nel tocco di palla, posso essere soltanto felice per queste parole nei miei confronti». Lo Faso commenta così l’accostamento al talento di Bari vecchia, proposto in questi giorni da più parti. Nel frattempo, però, la serie A si sta arricchendo di tanti giovani che occupano sempre più posti da titolare in campo: «Il calcio italiano è cambiato da qualche anno a questa parte. Con Locatelli e Donnarumma ho giocato in Nazionale e penso siano pronti per questo tipo di campionato». Tornando al Palermo, Lo Faso guarda al futuro in maniera fiduciosa e commenta anche il fatto di essere sceso in campo davanti ai suoi concittadini: «Noi entriamo in campo per vincere ogni partita, ho visto sempre lo stesso Palermo. In allenamento vedo sempre delle facce positive. Giocare al Barbera davanti a tanta gente è qualcosa di indescrivibile, soprattutto per chi è palermitano come me. Lottare per la propria maglia è qualcosa di fantastico, io mi ritengo il primo tifoso di questa squadra».
Intanto, la squadra ha cominciato a preparare la prossima sfida di campionato contro il Bologna. Per mister De Zerbi, nuova tegola: Slobodan Rajkovic ha rimediato una distorsione al ginocchio ed è dunque in dubbio per la gara del Dall’Ara. Domani il serbo si sottoporrà a indagini strumentali per valutare l’entità dell’infortunio. Contro i felsinei dovrebbe intanto tornare arruolabile Rispoli, mentre oggi Trajkovski ha svolto una parte del lavoro assieme ai compagni di squadra. Balogh, Bentivegna, Gonzalez, Giuliano e Sallai, invece, si sono sottoposti a fisioterapia.