È stato identificato il ragazzo che il 4 luglio è stato aggredito e ridotto in fin di vita in via Maqueda, a Palermo. Il 20enne – un ragazzo di origine tunisina – sarebbe stato aggredito durante una rissa tra un gruppo di ragazzi di origine nordafricana e un gruppo di ragazzi originari della zona di […]
Palermo, identificato il ragazzo aggredito e ridotto in fin di vita in via Maqueda
È stato identificato il ragazzo che il 4 luglio è stato aggredito e ridotto in fin di vita in via Maqueda, a Palermo. Il 20enne – un ragazzo di origine tunisina – sarebbe stato aggredito durante una rissa tra un gruppo di ragazzi di origine nordafricana e un gruppo di ragazzi originari della zona di Ballarò, a Palermo. L’aggressione sarebbe avvenuta all’incrocio tra via Maqueda e via Fiume. Il 20enne – che sarebbe arrivato a Lampedusa a bordo di un’imbarcazione con altre persone migranti – è ricoverato al Policlinico di Palermo ed è stato identificato dalla polizia. Visto che le sue condizioni sono gravissime e considerato che serve il consenso dei genitori per iniziare l’osservazione di morte cerebrale, il consolato sta cercando la sua famiglia. Il tempo di osservazione per accertare la morte cerebrale di una persona è di non meno di sei ore.
La polizia starebbe rintracciando sia il gruppo di ragazzi di origine nordafricana sia il gruppo di ragazzi di Palermo. La lite sarebbe cominciata da un diverbio che i ragazzi di origine nordafricana avrebbero avuto con un venditore di pannocchie. Secondo alcune testimonianze, il gruppo pretendeva di avere il controllo su quel tratto di isola pedonale di via Maqueda e non avrebbe voluto la presenza del venditore ambulante. Chi sta indagando ha sentito testimoni del pestaggio e sta guardando le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza.