Ritorno alla zona bianca in Sicilia uguale apertura dello stadio Renzo Barbera al 50 per cento ma non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Con delle condizioni diverse da quelle attuali sarebbe stato molto più forte il richiamo di Palermo-Foggia, gara dell’ottava giornata del girone C in programma oggi alle 17,30, alla quale non dovrebbero assistere più di cinquemila spettatori compresi i 2500 abbonati. Molti, frenati anche dalla variabile meteo a prescindere dalla delusione per il rendimento della squadra, continueranno a disertare l’impianto di viale del Fante. E si perderanno, di conseguenza, un match nel quale i rosanero affronteranno una delle poche squadre in grado di esprimere un gioco che poco ha a che fare con il girone C di serie C: una manovra lineare, propositiva e con meccanismi codificati in base agli schemi del 4-3-3 del tecnico Zeman, palermitano d’adozione. «Dopo Praga, Palermo è la mia seconda città. Non torno da nemico o da avversario perché qui sono a casa», ha ammesso l’allenatore boemo, tornato in questa stagione sulla panchina della compagine pugliese per la terza volta nell’arco di una carriera introdotta da nove anni nel settore giovanile del Palermo.
Al Barbera si preannuncia una partita aperta. La chiave sarà il confronto tra la necessità del Palermo di ottenere i tre punti anche per iniziare a costruire un percorso all’altezza delle aspettative e l’effervescenza e la voglia di stupire di un Foggia che, dopo quattro risultati utili consecutivi e due vittorie di fila condite da sei gol in totale, proverà a fare lo sgambetto a un avversario, che ha due punti in meno in classifica, dotato di maggiore esperienza. «Conosciamo tutti il calcio di mister Zeman – ha dichiarato il tecnico rosanero Filippi – un calcio propositivo e con movimenti che hanno segnato un’epoca. Dovremo stare concentrati e fare attenzione ad alcune dinamiche sulle quali abbiamo lavorato in questi giorni. Mi aspetto una partita bella e ricca di contenuti. Un messaggio ai tifosi indecisi? Sono anch’io tifoso rosanero e mi rivolgo al pubblico dicendo: quale migliore occasione quella di tornare allo stadio per vedere una partita intrigante nella quale i propri beniamini daranno l’anima per conquistare l’intera posta in palio?». Filippi suona la carica: «Sono pienamente fiducioso, credo nelle capacità della squadra perché la vedo lavorare molto bene durante la settimana. Deve solo ritrovare la sfrontatezza e la libertà mentale che aveva fino a poco tempo fa».
Sono 19 i convocati. Nell’elenco, in cui manca l’infortunato Almici, figurano anche il centrocampista Dall’Oglio, che ieri mattina non si è allenato a scopo precauzionale, e l’esterno sinistro classe 2003 Mannina proveniente dalla Primavera. In difesa, reparto privo del lungodegente Accardi e di Buttaro squalificato per due giornate in seguito all’espulsione rimediata lunedì scorso a Castellammare di Stabia, Lancini agirà sul centrodestra della linea a tre completata da Marconi e Perrotta. A centrocampo, dove si preannuncia un ballottaggio Odjer-Luperini per una maglia al fianco di De Rose, le corsie esterne saranno presidiate da Doda e Giron, sostituto naturale di Valente costretto a dare forfait per il riacutizzarsi del problema a una caviglia che lo ha condizionato alla vigilia della gara esterna con la Juve Stabia. Sulla trequarti, complice l’indisponibilità di Silipo uscito dal Menti claudicante per una botta a un piede e alle prese in questi giorni con l’influenza, sono in prima fila Fella e Floriano a supporto dell’unica punta Brunori.
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