Alzino la mano coloro che prima dell’inizio del campionato immaginavano uno scenario simile, a febbraio, alla vigilia dello scontro diretto nel girone di ritorno. Con una Ternana che ha il doppio dei punti rispetto al Palermo – dato che ‘fa notizia’ trattandosi di squadre collocabili nella stessa fascia ai nastri di partenza – e l’appartenenza in questa stagione a due dimensioni totalmente diverse. Che quella rossoverde fosse una squadra davvero forte e una delle candidate alla promozione era cosa nota. Più difficile, invece, prevedere che il match in programma mercoledì al Barbera alle 15 (fissato inizialmente per le 17,30) e valido per la ventiduesima giornata del girone C somigliasse ad una sfida tra Davide e Golia, con il Palermo nei panni del fanciullo chiamato a compiere un’impresa contro un gigante. Sono i numeri a fotografare il gap esistente al momento tra le due compagini: i rosanero, reduci da due pareggi consecutivi e fermi al nono posto in classifica a quota 26, affrontano la capolista. Che sta dominando il campionato e viaggiando a ritmi impressionanti.
Cinquantadue punti frutto di 16 vittorie e 4 pareggi, miglior attacco e miglior difesa del girone (rispettivamente con 50 gol fatti e 13 subiti) e, in relazione alla sfida del Barbera, primato anche in trasferta nelle speciali classifiche relative all’attacco più prolifico e alla difesa meno battuta. Un ruolino che certifica la leadership dell’unica squadra tra i professionisti ancora imbattuta nei campionati top a livello europeo. Sulla carta, dunque, non c’è partita ma occhio alle traiettorie imprevedibili che a volte il calcio riesce a disegnare. La formazione guidata da Cristiano Lucarelli, che sabato al termine della gara interna vinta 3-1 con la Paganese ha bacchettato i suoi giocatori («Se giochiamo così a Palermo ne prendiamo tre» – ha dichiarato l’ex tecnico del Catania), dovrà fare attenzione alla possibile reazione d’orgoglio di un avversario che ha già dimostrato in questa stagione di sapersi superare nei momenti particolarmente delicati come avvenuto ad esempio in occasione del pareggio in nove uomini ottenuto a Catanzaro o del derby con il Catania (1-1) disputato a causa del Covid senza giocatori di movimento in panchina e che, stimolato dal confronto con la prima della classe, potrebbe pescare dal proprio serbatoio quelle risorse (tecniche e caratteriali) necessarie per ribaltare i pronostici della vigilia e fare il colpaccio.
«Ribellarmi ad un’accettazione della mediocrità da parte di tutte le componenti? Non devo ribellarmi, devo solo lavorare e far sì che anche la squadra lavori con grande passione, attenzione e concentrazione – ha sottolineato il tecnico Boscaglia – non siamo soddisfatti del percorso intrapreso finora e mi rendo conto che anche altri non sono contenti compresi i tifosi (e a questo proposito gli ultras della Curva Sud hanno esposto all’esterno dello stadio lo striscione Puoi anche ripensarci, ce ne faremo una ragione. Il calcio è complicato, non è mica un tabellone per manifestare nei confronti del presidente Mirri il proprio malcontento anche per l’immobilismo della società nelle battute conclusive di un mercato invernale caratterizzato sul fronte rosanero solo dall’acquisto del centrocampista De Rose) ma sento anche chiacchiere inutili in giro. Che personalmente non mi toccano ma che potrebbero avere effetti negativi su qualche giocatore, in particolare su coloro che si affacciano per la prima volta al calcio professionistico. Ci sono dei programmi a lunga scadenza, forse qualcuno lo ha dimenticato».
Il tecnico rosanero, intenzionato a non lasciarsi condizionare dai complimenti arrivati dal collega Lucarelli («E’ un mio amico, una persona squisita ma fa il pa…ulo dicendo anche alcune cose inesatte»), si aspetta dalla squadra risposte significative: «La Ternana è in questo momento l’avversario migliore che potessimo incontrare perché non c’è occasione migliore appunto, contro la squadra che ha dimostrato di essere la più forte, per far vedere che noi siamo sempre sul pezzo e non vogliamo questa posizione in classifica. E’ chiaro che un successo contro una delle big del campionato darebbe una spinta in più in termini di fiducia e autostima ma questa eventuale vittoria, però, non dovrebbe essere fine a se stessa nel senso che io guardo oltre e, ragionando a lungo termine, mi interessa capire che margini di miglioramento abbiamo. Ho grande fiducia nei miei giocatori e so che ancora non hanno dato tutto ciò che possono dare».
Per la sfida interna contro gli umbri, che nelle ultime quattro gare disputate hanno sempre vinto, sono ventidue i convocati rosanero. Nell’elenco, oltre allo squalificato Rauti, non figurano né Almici né Marconi pur essendo, entrambi, avviati gradualmente verso il recupero dai rispettivi infortuni. Rispetto alla formazione scesa in campo dal primo minuto a Potenza l’unica novità potrebbe essere sull’out destro in difesa il ritorno di Accardi (indisponibile sabato) al posto di Doda. E a centrocampo Broh insidia la candidatura di Luperini nel ruolo di mezzala sinistra ma, in generale e in relazione alla gara di tre giorni fa, Boscaglia non sembra orientato ad effettuare sostanziali modifiche nel suo scacchiere.
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