«Palermo è nostra non di Cosa nostra»  Un corteo di gioia per ricordare Falcone

Un corteo in festa si è mosso in una Palermo blindata e commossa. Dall’aula bunker dell’Ucciardone all’albero di via Notarbartolo, l’Albero di Falcone, simbolo di memoria e legalità, questo il tratto che un migliaio di persone ha deciso di percorrere per manifestare una corale voglia di lotta sincera contro la mafia. «Palermo oggi ricorda la strage di Capaci con una gioia mai vista prima – racconta Alessandra Barraco della Fondazione Falcone a Meridionews – Abbiamo lasciato carta bianca a tutti di proposito in merito a canti, cori e abbigliamento. Il risultato è una festa di colori e suoni che quest’anno ha superato le aspettative».  

Una marcia festosa e colorata, una marcia gioiosa che a suon di musica ha accompagnato bambini delle scuole di tutta Italia, ragazzi e adulti verso un momento di commemorazione emozionante sotto la casa che era del giudice Giovanni Falcone, ucciso dall’attentato che nel 1992 devastò un tratto di autostrada e le coscienze di un’Italia intera. Ma oggi si ricorda anche Paolo Borsellino, amico e collega di Giovanni Falcone, morto quello stesso anno, pochi mesi dopo in via D’Amelio. 

Giovanni e Paolo! urlano al megafono, Giovanni e Paolo! risponde la folla in festa. 

Capofila di questa festa in strada, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e Maria Falcone, sorella del giudice. «Vedo una Palermo in gioia e mi emoziona questa folla numerosa. Da quel giorno parlo a nome di chi non c’è più e anche da parte loro ringrazio tutti coloro che partecipano oggi e che ogni giorno ricordano il lavoro fatto con sacrificio, nell’idea di lavorare noi oggi, per i nostri figli. Palermo non è più la città della mafia, ma di un’antimafia vera, che vuole educare ai valori fondamentali della democrazia. Ancora grazie».

Raggiunto il civico 23 di via Notarbartolo, all’ombra della Magnolia, i bimbi delle scuole vengono invitati sul palco allestito per questo giorno di memoria e a turno recitano poesie e versi ispirati ai valori alti della giustizia e della legalità. A interrompere le loro voci il coro «Uno due tre quattro cinque dieci cento passi» al quale anche i più piccoli fanno eco con vigore. Poi è la volta delle creature di Addiopizzo: Addiopizzo Young e la neonata Addiopizzo Junior. Anche le tenere voci dei bimbi del Junior invocano la forza dei fatti, oltre che delle parole, mentre centinaia di palloncini tricolore volano verso l’alto, colorando il cielo di rosso bianco e verde. 

Nell’attesa del presidente del Senato Pietro Grasso si alternano sul piccolo palco diversi ragazzi che citano Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Antonio Scopelliti, Piersanti Mattarella e Danilo Dolci, in una selezione di estratti dai loro scritti e lettere che commuovono il pubblico. 

Un momento particolare viene dedicato a Paolo Borsellino, ricordato attraverso uno dei suoi ultimi interventi, nel quale ricorda a tutti che «abbiamo un debito da pagare gioiosamente, vivendo nel rifiuto di trarre dal sistema mafioso qualsiasi aiuto, raccomandazione, posto di lavoro e dimostrando al mondo che Giovanni è vivo». La familiare immagine dei due giudici insieme fa da cornice poi ai comici Ficarra e Picone, che tra il serio e il faceto incoraggiano alla memoria e alla riflessione: «C’è chi dimentica, eppure c’eravamo tutti. Tutti ‘ntisimo ù botto eppure qualcuno ancora assittato in poltrona, che però deve pagare, c’è».

Sono le 17.58, lo stesso orario in cui venne fatto esplodere l’ordigno che tolse la vita a Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e ai ragazzi della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vengono nominati da Pietro Grasso, uno ad uno e lentamente insieme a Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. 

«Sento particolare emozione, ogni anno provo emozione nel pronunciare questi nomi e sentire la loro magica presenza sotto questo albero. – afferma il procuratore Grasso – La mafia è schiavitù. Bisogna fare una scelta di vita e operare responsabilmente nel rispetto di quella scelta. Oggi ricordiamo anche Paolo e la sua scorta. Chi ha visto quelle voragini sull’asfalto che viene percorso ogni giorno, le auto accartocciate e sbattute a centinaia di metri, i brandelli di carne fino ai piani alti di via D’Amelio, il sequestro e lo scioglimento nell’acido del piccolo di Matteo non dimentica. E nessuno deve dimenticare, questi momenti servono a questo, a ricordare che la mafia è questa».

Il suono della tromba intona il silenzio militare. La festa si interrompe per lasciare spazio a pochi minuti di raccoglimento e lacrime commosse. La folla inizia ad allontanarsi, adulti e bambini si tengono per mano nell’emozione di aver contribuito ad un ricordo. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]