Palermo, dopo la Vucciria crolla il tetto di una scuola

RAGAZZI, E’ NORMALE CHE GLI STUDENTI DEL CAPOLUOGO SICILIANO DEBBANO RISCHIARE LA VITA STANDO DENTRO LE AULE?

Dopo il crollo della palazzina della Vucciria, Palermo registra un altro crollo. A venire giù è stato il tetto di una scuola.

La tragedia è stata sfiorata in una scuola elementare del capoluogo della Sicilia. Una parte del tetto è crollata all’interno della classe quarta C della “Marinella Bragaglia”, una scuola che ha sede dell’omonima via del quartiere Altarello di Baida.

Quattro alunni sono rimasti feriti. I piccoli sono stati colpiti da un grosso pezzo d’intonaco grande oltre un metro e mezzo.

E’ evidente che le autorità dovrebbero effettuare, in tempi strettissimi, una verifica in tutte le scuole della città. Perché non è concepibile che i bambini e i ragazzi non si trovino al sicuro a scuola.

Vanno controllati tutti i locali adibiti a scuole. Sia gli edifici ormai su con gli anni, sia quelli di recente realizzazione. Nel primo caso – cioè se si tratta di edifici mal tenuti – le piogge di queste settimane potrebbero aver predisposto le strutture a venire giù.

Lo stesso discorso vale per i nuovi edifici, se realizzati male. I controlli servono proprio per questo: per verificare se chi si trova dentro tali edifici – in questo caso gli studenti – sono o meno al sicuro.

Nel caso del tetto della scuola di Altarello di Baida che è venuto giù, non c’è stato terremoto. Il tetto è venuto giù perché reggeva per miracolo. Trattandosi dell’incolumità dei ragazzi, la prevenzione dovrebbe essere la regola.


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