Palermo, con la Juve Stabia un altro dentro o fuori Filippi: «Ostacolo impegnativo ma possiamo superarlo»

Il Palermo sa come si fa. Con i gol di Saraniti e Floriano, lo scorso 12 novembre i rosanero si imposero con il punteggio di 2-1 sul campo della Juve Stabia. Un successo che può essere di buon auspicio in vista della gara in programma oggi allo stadio Menti (fischio di inizio alle 17,30) e valida per il secondo turno dei playoff del girone del campionato di serie C. La tesi secondo cui in un arco temporale non molto lungo – magari per una questione di chimica o di fluidi particolari – è difficile ripetersi in un posto in cui è stata già conquistata l’intera posta in palio non va ignorata ma certamente il precedente di sei mesi fa conferma che vincere a Castellammare di Stabia, unico risultato a disposizione per passare il turno alla luce del peggior piazzamento in classifica rispetto all’avversario nella stagione regolare, non è una missione impossibile. Lo segnalano, peraltro, altri indicatori come ad esempio la vulnerabilità dei campani testimoniata da un rendimento casalingo non particolarmente brillante (tra le sei squadre che hanno preceduto il Palermo in classifica nella regular season la formazione guidata da Padalino è quella che tra le mura amiche ha conquistato il minor numero di vittorie e ottenuto meno punti) e dal fatto che nel match del primo turno dei playoff con la Casertana le Vespe fino a quattro minuti dal 90′ erano sotto di un gol prima del pareggio firmato Marotta con un rigore molto contestato dagli ospiti.

E’ vincere, dunque, la parola chiave della marcia di avvicinamento verso la gara contro i gialloblù. Imperativo categorico per la squadra e, dal punto di vista dell’ambiente, anche il verbo che in questi giorni i gruppi del tifo organizzato hanno ‘pescato’ dal loro vocabolario con maggiore frequenza. Protagonisti, in questo caso, sia il collettivo della Curva Nord Superiore che domenica pomeriggio (almeno 200 i presenti) si è radunato nel piazzale del Barbera durante l’allenamento della squadra per supportare i giocatori (che ad un certo punto si sono affacciati dai balconcini sulla facciata principale dell’impianto di viale del Fante) con sciarpe, maxi-bandiere e cori di incitamento intonati senza soluzione di continuità sia gli ultras della Nord Inferiore che, nel secondo pomeriggio di lunedì, dopo avere scortato in maniera rumorosa con un carosello di motorini il pullman della squadra nel tragitto stadio-porto, all’imbarco della nave in partenza per Napoli hanno creato un’atmosfera da stadio con tamburi, uno striscione (Mai stanchi, sempre al tuo fianco. Fino alla fine in linea con quello esposto all’esterno del Barbera Una vita spesa a tua difesa. Fino alla fine, vincete per noi) e tanti cori per sostenere la squadra.

Che gode di buona salute. E’ un gruppo in fiducia che, nonostante qualche nota stonata da correggere come il ricordo dei quattro gol subiti contro la Juve Stabia in casa o il dato che fa riferimento all’incapacità di tenere la porta inviolata nelle ultime quattro trasferte, si presenta in terra campana con un ottimo spartito: tre vittorie consecutive (tra la fine della regular season e la gara dei playoff con il Teramo) con otto gol realizzati e il proprio record stagionale di sei risultati utili di fila. «La Juve Stabia è un’ottima squadra, con giocatori di livello e una delle pretendenti iniziali alla vittoria del campionato – ha sottolineato Filippi – mi aspetto una bella partita, giocata con grande ritmo e aperta a qualsiasi risultato. E’ per noi un ostacolo impegnativo ma, se la squadra fa la partita giusta, siamo nelle condizioni di superarlo. Abbiamo analizzato i dettagli della partita persa contro di loro al Barbera in modo da non ripetere gli stessi errori – ha aggiunto – sappiamo che sarà una gara difficile anche perché, come ho detto ai ragazzi, è innegabile che avere a disposizione due risultati su tre è comunque un vantaggio». Solo il campo potrà dire se il rinvio della sfida fissata inizialmente per il 12 maggio ha avuto effetti positivi: «Non abbiamo la controprova ma, in ogni caso, dopo la partita vinta con il Teramo avremmo voluto giocare subito».

Ventidue i convocati. Out l’attaccante Lucca che – comunica il sito ufficiale del club di viale del Fante – a causa del perdurare della «sintomatologia algica al ginocchio sinistro (quello a cui si è infortunato lo scorso 7 aprile a Monopoli, ndr) verrà sottoposto ad artroscopia diagnostica». Oltre al centravanti classe 2000 («Non sono stati commessi errori – ha puntualizzato Filippi in merito alla gestione dell’ex Primavera del Torino presente in panchina contro il Teramo – inizialmente si era deciso di seguire la terapia conservativa. Il ragazzo sente ancora qualche fastidio che lo fa andare in autodifesa»), sono indisponibili anche Somma, Palazzi, Rauti e il secondo portiere Fallani. Tra gli effettivi, invece, figurano a sorpresa Almici, che fino a qualche giorno fa era impegnato ancora con un lavoro individualizzato in seguito alla lesione di secondo grado al semitendinoso della coscia destra rimediata il 18 aprile durante la gara esterna con il Bari, e Odjer, reduce da un fastidio all’adduttore. I due, in ogni caso, non sono al top della condizione e sicuramente non faranno parte dell’undici titolare. Sull’out destro, nel 3-4-2-1, sente odore di conferma Doda in virtù del fatto che ogni probabilità Accardi sarà riproposto (assieme a Lancini e Marconi) nella linea a tre difensiva. Come interni, in mediana, spazio di nuovo al duo composto da De Rose e Luperini, diffidato alla luce del cartellino giallo rimediato al primo turno dei playoff con il Teramo. Rispetto alla sfida contro gli abruzzesi, in attacco scalda i motori Saraniti che, complice il forfait di Rauti, è in pole-position per una maglia nel ruolo di prima punta pur essendoci a disposizione di Filippi anche altre soluzioni come quella di Santana falso nueve proposta a Pagani lo scorso 13 marzo.

Antonio La Rosa

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