Presentate le controdeduzioni alla consulenza disposta dal Tribunale. Tra la perizia dei giudici e quella di parte ci sarebbe una forbice di 39 milioni di euro
Palermo calcio, Procura risponde ai periti «Troppo alta la valutazione dei calciatori»
La Procura ha presentato le sue controdeduzioni alla consulenza dei periti del Tribunale depositata il 28 febbraio scorso dopo l’istanza di fallimento della società Palermo Calcio avanzata dai pm. Adesso la palla passa di nuovo ai periti del Tribunale che avranno tempo fino al 20 marzo per integrare (eventualmente) la loro consulenza prima di presentarla al Tribunale. Poi verrà fissata un’udienza per la discussione delle parti. Al termine dell’udienza, il Tribunale si riserverà sulla decisione.
Tanti i punti di contrasto tra la Procura e i periti del Tribunale. Intanto i pm contestano la valutazione dei giocatori rosanero che per i Ctu valgono oltre 58 milioni di euro, sedici in più di quanto li ha valutati per conto del club di Zamparini la società Wallabies. Ma soprattutto ben 39 milioni in più rispetto alla valutazione che lo scorso novembre aveva fatto il consulente della procura Alessandro Colaci nell’istanza di fallimento. La procura si è affidata alla valutazione di Tranfermarkt, una delle più autorevoli fonti in materia.
I tre professionisti nominati dal tribunale lo scorso dicembre Saverio Mancinelli, Daniele Santoro e Angelo Paletta hanno invece utilizzato un algoritmo. Per la Procura, inoltre, la situazione economica del Palermo è ancora critica perché è molto incerta l’entrata di 28 milioni di euro, prevista tra il 2018 e il 2019 per la cessione della Mepal (società che detiene il marchio) alla lussemburghese Alyssa. Per i magistrati la Alyssa non avrebbe le risorse per chiudere il debito con il Palermo.