I colori rosanero presto potrebbero mescolarsi con quelli della bandiera a stelle e strisce. E’ iniziata, oggi, una settimana molto importante per le prospettive del Palermo il cui futuro, sul fronte societario, sembra essere proiettato verso York Capital Management, fondo statunitense che gestisce un giro di affari pari a venti miliardi di dollari. La trattativa, iniziata durante il caotico interregno gestito dalla cordata inglese, è in dirittura d’arrivo: le parti nei giorni scorsi hanno intensificato i contatti e scambiato tutti i documenti funzionali alla stesura di un contratto preliminare. Lo schema, già delineato, prevede da parte dell’hedge fund americano l’immissione iniziale nelle casse del club di quattro milioni (in due tranche) necessari per la gestione societaria nella porzione finale di questa stagione e, successivamente, l’acquisto delle quote per dieci euro (la stessa cifra simbolica pagata dagli inglesi e dall’attuale amministratore delegato Daniela De Angeli) oltre all’accollo dei debiti (intorno ai 47 milioni).
E le altre piste? Il ventaglio delle possibilità propone altre opzioni (di recente, ad esempio, il banchiere palermitano Macaione in qualità di advisor incaricato dalla società ha individuato e presentato agli attuali plenipotenziari rosanero un gruppo interessato a rilevare il club e sullo sfondo resta sempre il presunto interessamento da parte del presidente della Sampdoria, Ferrero, subordinato in ogni caso agli sviluppi legati all’eventuale cessione del sodalizio blucerchiato finito pure nel mirino di York Capital) ma nessuna sembra in grado, allo stato attuale, di insidiare la pole-position acquisita dal fondo statunitense. Che avrebbe un piano anche in caso di eventuale permanenza della squadra in serie B e con cui il duo Foschi-De Angeli sarebbe alla stretta finale.
Non è un mistero che i due traghettatori del club di viale del Fante spingano verso York Capital, affascinati dal volume e dalle potenzialità di una struttura in grado di garantire al Palermo stabilità, progettualità e continuità aziendale. Motivo per cui lo stesso Foschi, che continua a lavorare sotto traccia e che più di una volta ha sottolineato la serietà degli interlocutori come ha confermato ad un tifoso sabato allo stadio prima della partenza del pullman per la trasferta di Benevento, ha detto che per lui la cessione al fondo York sarebbe un sogno. Un bellissimo regalo da fare al popolo rosanero al tramonto del suo mandato. E questo regalo potrebbe essere scartato nei prossimi giorni rispettando una tempistica che prevede un’accelerata verso il cambio di proprietà prima delle scadenze Covisoc. Del 15 maggio, nel caso specifico, giorno in cui i club dovranno fornire i primi documenti per l’ottenimento della licenza nazionale necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato.
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