Record negativo sulle tessere stagionali vendute. Oltre alla retrocessione, i tifosi dànno soprattutto la colpa a Zamparini. E alla sua voglia di vendere: «a picca puru i chiova ru muru». Ma non mancano gli aficionados, per alcuni lo stadio rimane un appuntamento irrinunciabile. E c'è chi spera nei nuovi idoli
Palermo, allo stadio Barbera gare per pochi intimi Curva Nord 12: «Soddisfatti dei pochi abbonamenti»
Nel campionato di serie B, il Palermo riparte da 6.769. Questo, infatti, il numero degli spettatori che ha assistito alla gara d’esordio nel campionato di serie B contro lo Spezia. Di questi, però, soltanto 2.063 sono abbonati, mentre 4.706 hanno acquistato il biglietto per il singolo evento. Il dato definitivo delle tessere stagionali vendute – il più basso dell’era Zamparini – non può certo lasciare indifferenti: nell’arco di una quindicina d’anni, infatti, si è passati dal sold out del ritorno in serie A nel 2004/05, caso più unico che raro in Italia, con oltre 32mila abbonati, a numeri che perfino squadre che militano in serie C (vedi Catania e Trapani) battono con facilità. Tanti i fattori che hanno portato a questo crollo che non si può certo definire inatteso: oltre alle scorie e alla delusione relative alla retrocessione, infatti, nella tifoseria palermitana continua a persistere un certo malumore per la mancata cessione della società dalle mani di Zamparini a quelle di qualunque altro acquirente, chiunque esso sia. E infatti, applausi a parte per la squadra e per il gioco espresso in campo dall’undici di Tedino, la curva non si è fatta scappare l’occasione per bersagliare il patron con cori che lo invitano a lasciare.
Chi vede di buon occhio il dato così basso degli abbonati sono gli ultras rosanero. Nei giorni scorsi si era addirittura vociferato che i gruppi organizzati invitassero, face to face, la gente a non acquistare la tessera stagionale, spiegando le proprie ragioni. L’intenzione è quella di far capire a Zamparini che non sono in pochi ad avercela con lui, ma è l’intera città a essere stanca della sua figura come patron: «Siamo soddisfatti della risposta della gente di Palermo al nostro appello a non abbonarsi – spiega a Meridionews la Curva Nord 12 -, per noi è una battaglia vinta perché era solamente per dimostrare a Zamparini che il malcontento verso di lui riguarda un’intera città e non poche persone come sosteneva lui. La guerra la vinceremo quando se ne andrà definitivamente e libererà questa piazza!». Il progetto di cessione della società potrebbe comunque essere più lungo del previsto, anche se lo stesso Zamparini ha più volte ammesso che sta cercando di lavorare in questa direzione. Dopo Baccaglini era saltato nuovamente fuori il nome di Cascio, ma al momento non si registrano novità sostanziali.
Come spesso accade, la tifoseria si divide in due o più partiti e nonostante la parte che contesta Zamparini sia in maggioranza, non mancano certo gli aficionados della curva: «Per me lo stadio è un appuntamento irrinunciabile – spiega a Meridionews Gabriele dopo la sfida con lo Spezia –. La fede è fede, la passione è passione. Con la serie B dovrò solo abituarmi a guardare il Palermo il sabato anziché la domenica». A fargli eco è l’amico Alessandro: «Sono abbonato da diversi anni e anche per questa stagione ho confermato il mio posto in curva. Capisco tutte le critiche nei confronti di Zamparini, ma non è lui ad andare in campo. Non riesco a stare lontano dalla mia squadra, qualche volta anche se raramente l’ho pure seguita in trasferta. Anche quando si trattava di periodi bui».
Qualcuno ha anche tentennato, salvo poi cedere alla tentazione di acquistare la tessera: «Quest’anno ero deciso a non rinnovare l’abbonamento – spiega Gaetano – e infatti non ho neppure approfittato della prelazione. Sono veramente imbestialito (il termine usato era più colorito, ndr) con Zamparini. Poi però ci ho ripensato, non tanto per me ma per mio figlio: lui è felice di venire allo stadio con me e io a mia volta di trasmettergli questa passione».
A fare da contraltare sono altri tifosi, che non hanno acquistato l’abbonamento: «Come si fa a credere ancora in una società che vende tutto e tutti – si domanda Totò –, a picca puru i chiova ru muru e dargli ancora fiducia? Zamparini aveva in mano un bel giocattolo, una squadra fortissima e giocatori di talento. Guardate in che condizioni siamo adesso…». Antizampariniano sì, ma curioso di vedere la nuova squadra era invece Daniele: «Quest’anno non mi sono abbonato, ma ammetto di essere stato allo stadio sia per la partita di Coppa, sia con lo Spezia. Ero più che altro curioso di vedere il gioco del nuovo Palermo con mister Tedino. Non male, anche se ancora la strada è lunga».
Molto drastico Ignazio: «Zamparini ha voluto giocare con i nostri sentimenti. Non possiamo dire grazie in eterno, fin quando ci sarà lui io non metterò piede allo stadio». All’uscita dall’impianto, invece, incontriamo Pietro che con la moglie aspetta al cancello i giocatori per una foto o un autografo. Lui, però, al Barbera non c’era… «Ho visto la partita in televisione – afferma a Meridionews – e devo dire che il Palermo mi è piaciuto. Ora voglio incontrare i giocatori. A proposito, sai se Coronado è già andato via?». E chissà che, pur davanti a uno stadio destinato a rimanere vuoto per gran parte della stagione, i nuovi idoli non possano avvicinare nuovamente i tifosi alla squadra.