Paganese-Catania, le pagelle della squadra etnea Tutto il gruppo è in fatica, delusione per i senatori

Il Catania è in crisi. La squadra etnea non riesce più a vincere perdendo la terza gara consecutiva dopo le sconfitte con Melfi e Lecce, capitolando anche con la Paganese. Il centrocampo è il reparto che manifesta maggiori lacune, anche se nel complesso l’intera squadra fatica ad esprimersi. A deludere sono alcuni senatori che al posto di dare una marcia in più, appaiono in palese sofferenza. Seconda sconfitta per l’allenatore Giovanni Pulvirenti la cui permanenza sulla panchina rossazzurra non è più così certa.

Pisseri 5,5: Nel primo tempo compie diversi interventi prodigiosi, mantenendo il risultato in passivo di una rete. Nella ripresa è reo dell’uscita a vuoto che porta al gol di Firenze, sugli sviluppi di un altro calcio d’angolo.

Parisi 4,5: In giornata no, impiegato come esterno di centrocampo sulla corsia di destra non riesce a proporsi in avanti e in fase difensiva si fa superare facilmente.

Gil 5,5: Fa da argine alle incursioni dei campani lottando e mordendo le caviglie agli avversari. Con Bergamelli l’intesa cresce anche se spesso concedono troppi tiri dal limite dell’area di rigore, che risultano essere davvero pericolosi.

Bergamelli 6: Vince il suo duello personale con il centravanti campano Reginaldo. Uno dei pochi con i piedi educati tra le fila etnee. La sua tecnica e personalità purtroppo non è sufficiente a tenere a galla il Catania.

Marchese 4 : Distratto e disattento nelle marcature che portano ai gol della Paganese, l’esterno difensivo giunto a Catania come valore aggiunto si rivela, invece, una delusione disputando una partita incolore sia in fase difensiva, che in fase di proposizione. Giornata nera!

Biagianti 5: Il capitano sembra non avere lo smalto di inizio stagione, commette diversi errori in fase di appoggio ed è poco efficace in fase d’interdizione. La linea mediana è chiaramente l’anello debole della squadra e il calo del capitano ne acuisce l’entità.

Scoppa 3: Ancora una volta gli viene concessa fiducia, impiegato come regista non riesce a prendere la squadra in mano e non è autore di alcuna verticalizzazione o giocata che mandi gli attaccanti in rete. L’atleta dimostra ancora una volta di non essere adatto a questa categoria. (dal 78′ Bucolo sv)

Fornito 4,5: Impalpabile e inconsistente per tutto il match. Il centrocampo è la zona nevralgica del Catania che non riesce ad esprimere gioco e arrestare le avanzate degli avversari. Timido e senza personalità.Gioca a nascondino (dall’82’ Barisic sv).

Di Grazia 5: Ha il merito di aver sviluppato l’azione da cui è scaturita la rete del pareggio. Dopo un primo tempo disputato in sordina, si accende nel secondo tempo, ma le sue giocate sono spesso fini a se stesse. Meno decisivo e determinante, rispetto al calciatore di inizio stagione.

Pozzebon 5: L’attaccante che avrebbe dovuto fare la differenza e fare reparto da solo dimostra, invece, di essere impreciso e nervoso. Sbaglia clamorosamente un gol tutto solo davanti a Liverani.

Tavares 4,5: Spreca un’importante occasione nel primo tempo, quando lanciato a rete con il portiere ospite fuori dai pali si fa anticipare dall’estremo difensore nonostante il vantaggio relativo alla distanza. (dal 57′ Russotto 5,5: Il suo ingresso da verve alla squadra che, dopo il gol del pareggio, sembra reagire con veemenza. Dopo l’ennesimo svantaggio si innervosisce pregiudicando la sua partita).

Pulvirenti (allenatore) 4: Raccoglie un’altra sconfitta contro un avversario che, nonostante stia vivendo un momento di forma positivo, non è certamente insormontabile. La squadra continua a manifestare le lacune di sempre. Assenza di personalità, carenza di gioco e zona mediana in forte sofferenza. Errate le scelte di schierare Parisi esterno a centrocampo e Scoppa regista.


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