Padre Puglisi Beato. Presto Santo

Lo ha detto il Cardinale De Giorgi ai giornalisti alla fine della beatificazione di Don Pino Puglisi avvenuta  stamattina a Palermo: “Ci impegneremo per proporlo Santo”.

Il cardinale De Giorgi parla con i giornalisti dopo la beatificazione di don Puglisi. Foto di Gabriele Bonafede

De Giorgi, chiamato a leggere la lettera con cui il Papa ha proclamato beato don Puglisi, aveva già dichiarato ad Avvenire: “La sua sacrilega uccisione, per il modo con cui è avvenuta e per le motivazioni per le quali è stata eseguita, resta per la Chiesa di Palermo, per tutta la Chiesa che è in Sicilia e anche in Italia, la voce perenne e implacabile del sangue, che invita al coraggio, alla coerenza, alla fortezza, alla santa audacia nell’esercizio del ministero sacerdotale e di ogni altro servizio nella Chiesa per il trionfo del bene su tutte le aggressioni e le perversioni del male. “ e ancora: “Il martirio di Puglisi, sin dal giorno in cui è avvenuto, ha segnato profondamente per venti anni la vita e l’azione pastorale della Chiesa palermitana, in un crescendo di presa di coscienza…”

“E per me più significativa è ancora, ha continuato De Giorgi nella stessa intervista all’Avvenire,  la crescita numerica e qualitativa delle vocazioni sacerdotali, sviluppatasi negli anni successivi al suo martirio, che mi piace interpretare come frutto della sua intercessione in cielo, più potente della sua pur grande e intelligente pastorale vocazionale sulla terra.”

Folla alla beatificazione di Padre Puglisi. Foto di Gabriele Bonafede

Una celebrazione che ha confermato le aspettative in quanto a partecipazione: tra 80.000 e 100.000 i partecipanti alla messa solenne per la beatificazione officiata dall’arcivescovo di Palermo, il cardinale Romeo alla presenza di 40 vescovi e più 800 tra sacerdoti e diaconi, oltre a un gran numero di personalità della società civile, sindaci, amministratori, e alte cariche dello Stato a simboleggiare l’unione tra mondo religioso e mondo laico nell’onorare forse la figura più straordinaria della lotta alla mafia. Perché Padre Puglisi, come sottolineato anche nell’omelia,  è stato veramente quel granello di senapa, quel chicco di grano che è morto per raccogliere una messe molto più grande.

Don Pino è soprattutto Il parroco del sorriso, morto con il sorriso sulle labbra di fronte al misero uomo che lo ha ucciso e che è stato anche lui convertito da quel sorriso. La sua opera è stata ricordata in questi giorni e riassunta nella cerimonia di stamane che ha avuto un momento molto commovente alla pronunciazione della beatificazione seguita dal volo di uno stormo di colombe e con un coro di sottofondo che ha strappato lacrime a non pochi intervenuti, fedeli, sostenitori, semplici cittadini credenti e non credenti.

Folla alla beatificazione di Padre Puglisi con Monte Pellegrino sullo sfondo. Foto di Gabriele Bonafede

Con quelle colombe tutti abbiamo avuto la sensazione che l’anima beata di Padre Puglisi, già in cielo, salisse ancora più in alto: seduti davanti alla TV, come in piedi al foro italico, centinaia di migliaia di siciliani hanno avuto la stessa intensa emozione, la stessa lacrima disegnata dal sorriso di pace di Pino Puglisi.

Durante la celebrazione sono stati molti i ricordi sulle parole d’insegnamento, e non solo le parole, ma l’esempio di vita e di morte, lasciato da Padre Pino Puglisi soprattutto a noi siciliani. Nell’omelia, il cardinale Romeo ha anche invitato Papa Francesco a venire in Sicilia rivolgendosi, nel contesto, al Cardinale De Giorgi: “Dica a Papa Francesco che le nostre terre lo attendono con trepidazione. Da oggi don Pino è Beato, possiamo invocarlo per chiedergli grazie. Perché il suo sacrificio non rimanga solo un bel ricordo ma sia fonte d’ispirazione delle nostre scelte quotidiane, perché questa società sia più umana, don Pino Beato prega per noi”. Poco prima, aveva usato le famose parole di Giovanni Paolo II rivolte ai mafiosi “Nel nome di Cristo, lo dico ai responsabili, convertitevi. Un giorno verrà il giudizio di Dio”.

Il cardinale Romeo pronuncia l’omelia. Foto di Gabriele Bonafede

Nella lettera di beatificazione da parte di Papa Francesco, letta in latino dal cardinale De Giorgi si precisa anche la data della ricorrenza di Don Puglisi Beato, che sarà il 21 ottobre: “Concediamo che il venerabile Servo di Dio Giuseppe Puglisi, presbitero diocesano, martire, pastore secondo il cuore di Cristo, insigne testimone del suo regno di giustizia e pace, seminatore evangelico di perdono e riconciliazione, sia d’ora in poi chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa ogni anno il 21 ottobre, nei luoghi e nei modi stabiliti dal diritto”. 

Tra le personalità presenti alla beatificazione moltissimi esponenti del mondo laico: il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro dell’Interno e vicepremier, Angelino Alfano, il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, il ministro della Pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia, i vertici delle Forze dell’ordine, Alessandro Marangoni, capo della Polizia facente funzioni, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ll presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.

Angelino Alfano subito dopo la comunione. Foto di Gabriele Bonafede

E ancora, il senatore Giuseppe Lumia, il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, il sindaco di Pollina on. Magda Culotta, il sindaco di Godrano Matteo Cannella,  il sindaco di Castelbuono, Antonio Tumminello, il sindaco di Marineo, on. Franco Ribaudo, così come tanti altri sindaci siciliani, oltre a Sergio Mattarella, giudice costituzionale.

Piero Grasso ha dichiarato ai giornalisti ciò che potrebbe essere un elemento di santificazione oltre che di beatificazione: “Uno dei miracoli di don Puglisi è stato far convertire con il suo sorriso due feroci killer che hanno offerto un contributo per l’accertamento di verità e giustizia anche recentemente, facendo riaprire indagini come quella sulla strage di via D’Amelio”.

Il cartello e i cardinali. Foto di Gabriele Bonafede

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha invitato “ad essere anche noi degni dell’insegnamento di Pino Puglisi”.

La valenza di lotta alla mafia contenuta nella vita stessa e nel sacrificio di Padre Puglisi è stata rimarcata dalla presenza di numerosi cartelli, nonostante l’invito dell’arcidiocesi di Palermo a non esporne. Spesso i cartelli hanno solamente indicato il luogo e il gruppo o l’associazione di provenienza dei fedeli.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]