Il governo regionale con una delibera ha messo nero su bianco la volontà di aprire un nosocomio nell'isola delle Pelagie. Per questo l'assessorato alla Salute si occupera di capire se ci sono le condizioni per costruirlo. Nei mesi scorsi le proteste degli abitanti
Ospedale Lampedusa, via libera allo studio di fattibilità Musumeci: «Valutare la possibilità di reperire personale»
Il governo regionale vuole costruire un ospedale a Lampedusa. La notizia che da tempo gli abitanti dell’isola attendevano è arrivata, anche se per il momento è confinata alla manifestazione d’intenti. Dopo l’annuncio di inizio mese, la volontà è stata messa nero su un bianco in una delibera siglata da Nello Musumeci pochi giorni fa. Nel documento si dà mandato all’assessorato regionale di avviare uno studio per verificare la fattibilità del progetto.
«Nell’evidenziare la posizione di interesse internazionale che riveste Lampedusa – si legge nella proposta di Musumeci – propone l’avvio di uno studio che il governo regionale dovrà realizzare sulla possibilità di istituire una struttura ospedaliera nell’isola, in quanto zona disagiata, precisando che il predetto studio dovrebbe tenere conto di diversi fattori, tra i quali, l’aumento delle presenze sull’Isola nei mesi estivi e il continuo flusso di migranti che trovano nell’Isola la porta d’Europa».
Lo studio di fattibilità dovrà inoltre tenere conto «di una analisi dei costi e dei servizi che in atto esistono, per una razionalizzazione degli stessi». La valutazione dovrà inevitabilmente soffermarsi anche sul tema «non marginale del possibile reperimento del personale necessario e la compatibilità con le norme sulla programmazione ospedaliera, avviando una indispensabile interlocuzione con il governo centrale».
La richiesta di una struttura ospedaliera nell’isola non è una novità nella storia dei lampedusani, ma negli ultimi tempi l’istanza si è fatta anche più forte. Un gruppo di abitanti, nelle settimane scorse, ha costituito un comitato spontaneo per cercare un’interlocuzione prima con il sindaco Totò Martello e poi con il governo regionale. Il tema, per quanto poco legato alla questione dei flussi migratori, è stato riportato al centro dell’attenzione con l’aumento degli sbarchi nel pieno dell’emergenza Covid-19.