Ospedale Civico, «Aggredita un’infermiera» Appello della Cisl per sicurezza lavoratori

La Cisl Fp torna a chiedere con forza il diritto primario dei dipendenti a lavorare in ambienti sicuri e denuncia un’aggressione subita stanotte da un’infermiera in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. La donna, riferisce Vincenzo Gargano segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani all’Arnas di Palermo,  è stata colpita con un pugno dal parente di un paziente e per questo le sono stati dati dieci giorni di prognosi

Quanto accaduto stanotte mette in primo piano, secondo il sindacato, la necessità di intervenire per garantire la sicurezza nell’area di emergenza: «Il manager dell’azienda – afferma Gargano – ripete spesso di avere un’attenzione particolare verso gli infermieri nello specifico, ma i fatti raccontano altro, ovvero una gestione contraddistinta solo da proclami». Ad agosto del 2014, racconta ancora il sindacalista, il direttore generale del Civico di Palermo, con un tweet ha propagandato come un fondamentale risparmio, la revoca della gara per la vigilanza. «Da quel momento in poi – continua Gargano – si è assistito ad un’escalation di minacce e di aggressioni nei confronti dei lavoratori. Siamo i primi a sostenere la necessità di una razionalizzazione dei costi, ma non sulla pelle degli operatori, in prima linea con l’utenza». 

La Cisl Fp annuncia infine che, in assenza di interventi concreti e immediati, aprirà una vertenza. Abbiamo tentato di contattare l’ospedale per una replica senza esito.  


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La donna, riferisce il sindacato, è stata colpita con un pugno dal parente di un paziente. Da tempo «si assiste ad una escalation di minacce  - afferma il sindacalista - e di aggressioni nei confronti dei lavoratori. Sosteniamo la necessità di una razionalizzazione dei costi, ma non sulla pelle degli operatori in prima linea con l’utenza»

La donna, riferisce il sindacato, è stata colpita con un pugno dal parente di un paziente. Da tempo «si assiste ad una escalation di minacce  - afferma il sindacalista - e di aggressioni nei confronti dei lavoratori. Sosteniamo la necessità di una razionalizzazione dei costi, ma non sulla pelle degli operatori in prima linea con l’utenza»

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