Orlando offre la residenza anagrafica agli occupanti Sunia: «La chiediamo da un anno, ora venga estesa»

Fa discutere la scelta del sindaco di Palermo Leoluca Orlando di sollecitare l’Ufficio Anagrafe affinché accolga le istanze di iscrizioni delle famiglie occupanti, che in questo modo hanno recuperato immobili pubblici da tempo inutilizzati. Una decisione che colloca nuovamente il primo cittadino contro quelle che sono scelte le direzioni nazionali – il decreto Lupi di quattro anni fa si spingeva ad annullare i diritti per chi occupava, e il decreto sicurezza di Salvini aumenta le pene in tal senso. E che viene invece apprezzata dall’ampio modo dell’associazionismo, del volontariato e della militanza politica che da tempo si occupa del diritto alla casa

«Esprimiamo soddisfazione per questa scelta coraggiosa del sindaco Orlando. Questa tipologia di azione di contrasto alla marginalità – dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – era stata rivendicata dal Sunia nel marzo del 2017, convinti come siamo che dall’iscrizione anagrafica scaturiscano diritti primari quale la partecipazione all’elettorato attivo e passivo nonché diritti fondamentali come il diritto alla salute e all’accesso ai servizi pubblici e alle utenze domestiche, che devono essere garantiti dall’amministrazione della città». 

Il primo cittadino ha scelto di utilizzare il suo potere di autorità sanitaria, tutelando dunque in primis quelle famiglie occupanti che hanno al proprio interno categorie deboli, dai bambini ai portatori di handicap. Con l’iscrizione all’anagrafe, infatti, le famiglie occupanti potranno stipulare contratti regolari di acqua e luce, avere accesso al pediatra per i più piccoli e il medico di base per gli anziani e i disabili. Una scelta di umanità, verrebbe da dire.

«E’ in tale senso che il Sunia – continua il segretario del sindacato degli inquilini e assegnatari – ha presentato già a novembre dell’anno scorso una cinquantina di istanze finalizzate a concedere tale diritto ad altrettante famiglie in difficoltà che rientrano negli stessi parametri per la presenza di disabili, minori o anziani a carico. Ci auguriamo che lo stesso provvedimento venga esteso per dare risposta anche alle istanze presentate. Oggi stesso il Sunia si recherà al Cep presso alcune abitazioni per raccogliere le istanze di una ventina di famiglie con gli stessi requisiti».


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