Orlandina, nulla da fare con Olimpia Milano Virtus Ragusa, match rinviato per maltempo

Si è appena concluso un altro intenso weekend per le squadre siciliane di basket. In A1 femminile, rinviato a data da destinarsi il match tra Virtus Eirene Ragusa e Umana Reyer Venezia, a causa di infiltrazioni d’acqua al PalaMinardi dovute al maltempo.

Serie A
Olimpia Milano-Betaland Capo d’Orlando 90-74
Nulla da fare per l’Orlandina contro i campioni d’Italia dell’Emporio Armani Milano. La squadra lombarda si impone agevolmente sui siciliani e mantiene la vetta, facendo indietreggiare in classifica i paladini, ora settimi. Già dall’inizio del match l’Olimpia aggredisce con Cinciarini e Macvan, mentre la Betaland risponde con Laquintana e Diener. Il primo vero e proprio strappo è firmato da Fontecchio, che porta il risultato sul 19-11, ma Iannuzzi prova a rimettere i suoi in corsa. Il divario però resta di otto punti alla sirena: 27-19. Nel secondo periodo, dopo un gioco da tre di Dragic, Diener riporta sul -5 gli ospiti, ma Milano conserva un buon margine e raddoppia presto il vantaggio. Prima della seconda sirena, però, Diener riduce ancora le distanze: 45-39. Al rientro in campo, padroni di casa aggressivi e +15 sul tabellone. L’Orlandina risponde con Perl, ma non riesce a rimontare e alla fine del terzo quarto il risultato è di 68-51. Gli ultimi dieci minuti servono solo ad aggiornare il punteggio, con Milano che presto supera i venti punti di vantaggio prima di allentare la presa e concedere qualche canestro ai siciliani per rendere meno severo il ko.

Serie A2
Fortitudo Agrigento-Angelico Biella 83-84
Si ferma a sette la striscia di successi consecutivi per la squadra siciliana che deve arrendersi alla seconda forza del campionato. I piemontesi riescono ancora una volta a espugnare il PalaMoncada. L’inizio è tutto di marca ospite con Ferguson, poi arriva la risposta siciliana con De Laurentiis, Buford e Bell. La squadra di Ciani vanta anche un Piazza in forma, ma chiude il primo quarto sotto di sette punti, 18-25. Biella domina anche nella seconda frazione grazie ai due americani, la Fortitudo invece paga qualche distrazione di troppo in difesa. Udom porta l’Angelico sul +16, poi una tripla di Zugno prima dell’intervallo aggiorna il punteggio sul 38-51. Nel terzo quarto, i piemontesi continuano a fare della precisione la loro migliore arma, così i padroni di casa non riescono a ridurre il gap, anche perché limitati dagli ospiti. L’ultimo quarto offre un’Agrigento rigenerata con Buford e Bucci che firmano il -6 per i siciliani. Biella spreca tanto e Agrigento si porta addirittura avanti, ma a cinque secondi dalla fine la tripla di Ferguson regala il successo agli ospiti.

TWS Legnano-Pallacanestro Trapani 64-62 Anche quella del PalaBorsani è una gara al cardiopalma, con la capolista che si impone in un finale thriller sui granata. A partire meglio sono i siciliani, con i punti di Ganeto e Renzi che valgono il 3-6. Mosley riporta il match in parità, poi Trapani va sul +5, ma i padroni di casa non stanno a guardare e chiudono il primo quarto in parità, a quota 17. In avvio di seconda frazione, Trapani si porta di nuovo avanti, ma i Knights assestano un parziale di 14-3 che vale il +9. Legnano trova il massimo vantaggio sul +12 (39-27), poi gli ospiti sono bravi ad accorciare con Mays e Viglianisi, andando al riposo sul 39-32. Al rientro sul parquet, Legnano ricomincia da dove aveva iniziato, ma dopo un timeout chiamato da coach Ducarello, i lombardi si inceppano e i granata con Ganeto, Viglianisi e Scott riportano il match in parità: 51-51. L’ultimo quarto è molto tirato: una tripla di Mays porta avanti Trapani, ma si gioca punto a punto e la TWS opera immediatamente il controsorpasso con Mosley. Legnano trova poi l’allungo sul +6 (60-54), ma si fa recuperare dalla squadra siciliana che si riporta a contatto sul 62-61. I granata trovano addirittura il pari facendo 1 su 2 dalla lunetta, poi Legnano sciupa due liberi. A due secondi dal termine Raivio non segna sottomisura, ma gli arbitri fischiano un’interferenza irregolare a Trapani convalidando così il canestro del 64-62.


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