Dieci vittorie su dieci in Serie A, con i play-off ormai acciuffati e il ruolo di favorita d’obbligo per arpionare lo scudetto numero ventuno: un piede e mezzo nelle Final Four di EuroCup Women, dopo avere espugnato nella gara d’andata dei quarti di finale la piscina di Sabadell. La stagione 2019-2020 aveva tutti i crismi per essere trionfale, sancendo la definitiva ascesa di un progetto tecnico che aveva visto le ragazze guidate da Martina Miceli conquistare nella precedente annata il titolo di campionesse d’Italia (assieme alla seconda stella), alzando poi al cielo anche Coppa e Supercoppa LEN. L’eccellente programmazione dell’Orizzonte Catania, però, non aveva fatto i conti con l’incubo coronavirus: le competizioni, inizialmente interrotte a marzo, sono state poi definitivamente sospese lo scorso 9 maggio.
Un grande dispiacere che, però, ha portato la società a virare verso la scelta più logica: confermare le atlete della rosa aggiungendo solo un paio di puntelli, per consentire a tutte le ragazze di ritentare l’assalto agli obiettivi svaniti nella stagione appena trascorsa. «Sappiamo bene che tutto è rimasto in sospeso – racconta a MeridioNews la presidente del club Tania Di Mario -: per questo abbiamo scelto di non cambiare quasi nulla. Andiamo bene così: è giusto inseguire questi obiettivi con le stesse persone, per terminare un percorso cominciato lo scorso anno». La quarantena è stato un momento difficile, a cui però la grande organizzazione societaria ha sopperito nel migliore dei modi: «Le nostre ragazze sono state seguite tutti i giorni, con allenamenti mirati e differenti l’una dall’altra. Alla ripresa delle attività (lo scorso 6 giugno, ndr) sono tornate tutte in forma».
Il mercato, comunque, ha riservato due colpi importanti: quei rinforzi in grado di rendere ancor più competitiva una macchina già rodata. Il primo arrivo è stato quello di Laura Barzon, attaccante patavina classe 1992 proveniente dal Sabadell e grande rivale delle rossazzurre negli anni passati con la calottina del Plebiscito Padova. «Laura è una buonissima giocatrice – ricorda Di Mario – che darà alla squadra ancora più equilibrio, aggiungendo al gruppo la giusta dose di maturità e serenità. E’ da tanto che proviamo a portarla a Catania: da avversaria, purtroppo per noi, è stata spesso determinante». L’altro rinforzo è quello di Jelena Vukovic, pezzo pregiato proveniente da un Nuoto Milano che ha deciso di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di A1. La nazionale serba ha segnato la bellezza di 50 gol in una stagione e mezzo nel capoluogo meneghino.
«È il profilo che ci serviva, essendo una giocatrice molto forte fisicamente. Al momento però non può allenarsi con noi: a causa della situazione sanitaria nel paese balcanico – precisa la presidente – non possiamo ancora chiedere il visto. La speranza è che la situazione si sblocchi presto». La Serie A inizia il dieci ottobre: la presenza della Vukovic a Catania, però, è fondamentale per rodare meccanismi e oliare schemi. La domanda finale, poi, non può che essere sul grande sogno nel cassetto per la prossima stagione: «Mi piacerebbe che la squadra riuscisse a giocare la finale di Coppa dei campioni: è la competizione più prestigiosa, ed è da tanto che non riusciamo ad arrivare in fondo». Era il 2008 quando l’Orizzonte saliva per l’ultima volta sul tetto d’Europa, battendo a Nesima il Vouliagmeni al termine di una gara infinita: Tania Di Mario faceva parte di quella corazzata, arrivata al culmine di un ciclo infinito di successi. Dopo anni di ricostruzione, adesso, i tempi di una nuova saga in salsa rossazzurra sembrano finalmente maturi.
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