Fino alla fine del secolo scorso si diceva che il tennis femminile non era all’altezza di quello maschile perché i tornei iniziavano a partire dalle semifinali o, quando andava bene, ai quarti. Vincevano sempre le stesse e sempre le stesse erano protagoniste degli ultimi turni del torneo. Dall’avvento delle ragazze dell’est tutto questo è cambiato. L’anno scorso abbiamo addirittura avuto quattro vincitrici di slam diverse e quest’anno si è aperto con la sconfitta al primo turno dell’ultima vincitrice di New York, la gloria locale Samantha Stosur, battuta in due set dalla rumena Cirstea. Adesso questa sembra piuttosto la situazione del tennis maschile. Nessuno sembra in grado di impensierire i “fab four” e i primi 10 giorni del torneo dello slam sembrano una lunga, e a volte francamente noiosa, preparazione delle semifinali. Ieri il nostro Lorenzi ha fatto una figura imarazzante sulla “Rod Laver Arena” al cospetto del serbo Djokovic, il numero 1 della classifica mondiale, raccattando la miseria di due soli giochi nel primo set e subendo un doppio 6/0 negli altri due. E se Andy Murray, ha avuto qualche difficoltà supplementare perdendo il primo set contro la speranza yankee Harrison, gli altri tre sono stati un altro massacro. Insomma, considerato che anche Roddick ha avuto meno problemi del previsto, è successo davvero poco sotto il cocente sole di Melbourne. Questo ci consente di parlare un po’ di più degli italiani. Purtroppo. Per quanto poco propensi alle illusioni ieri eravamo persino stati troppo ottimisti nella speranza che almeno uno dei maschietti ce la facesse a superare il primo turno. Macché. Già detto di Lorenzi contro Djokovic, Starace, Volandri, Seppi e Viola hanno raggranellato in tutto due soli set, uno Seppi contro Gasquet e l’altro Starace contro Ito. Ma mentre nel primo caso c’è da essere tutto sommato persino soddisfatti troppo più forte il transalpino rispetto al nostro numero uno la sconfitta di Starace contro un giocatore che è numero 117 in classifica e al suo esordio all’australian open è francamente sconcertante, nonostante si giocasse su una superficie poco gradita all’italiano. Il risultato è che dopo due soli giorni è rimasto il solo Cipolla a difendere il tricolore tra i maschi d’Australia. Considerato che tra poche ore lo aspetta Feliciano Lopez da giovedì possiamo occuparci d’altro. Come al solito è andata meglio alle due ragazze, molto disinvolte nello sbarazzarsi di due avversarie non irrestibili come la rumena Cadantu e la russa Savinykh. Dopo il primo turno sono cinque le italiane ancora in gara; due si affronteranno tra loro (Schiavone e Oprandi), la Branti affronterà la giustiziera della Pennetta e le vincitrici di oggi, Errani e Vinci, avranno un turno complicato contro la Zheng e la rediviva Petrova che non si sa in che condizione sia. Siamo nelle mani della Schiavone ma rischiamo seriamente di non arrivare a sabato.
Domani (stanotte per noi) tornano in campo i due politicanti Federer e Nadal che dovrebbero continuare le loro passeggiate di salute, anche se Nadal avrà un primo set complicato contro il vecchio Haas. Nella parte bassa del tabellone si sono concentrati per fortuna i giocatori più divertenti, quindi date un’occhiata alle partite di Tomic (contro Querrey, domani mattina alle 9) a Dolgolopov contro Kamke ma soprattuto a Dimitrov contro Almagro, al match tra Nabaldian e Isner e allo svizzero di riserva Wawrinka contro il cipriota Baghdatis.
Principali risultati. (s.m.) Djokovic b. Lorenzi 6/2 6/0 6/0; Murray b. Harrison 4/6 6/3 6/4 6/2; Roddick b. Haase 6/3 6/4 6/1; Gasquet b. Seppi 6/3 3/6 6/3 6/1; Giraldo b. Viola 6/4 6/2 6/1; Ito b. Starace 6/3 4/6 6/3 6/4; Raonic b. Volandri 6/4 6/0 6/2. (s.f.) Cirstea b. Stosur 7/6 (2) 6/3; Vinci b. Cadantu 6/0 6/1; Errani b. Savinykh 6/1 6/2. I risultati completi sul sito www.australianopen.com
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