La procura di Palermo ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza che ha assolto Matteo Salvini nel processo Open Arms, ritenendo che il verdetto del tribunale sia viziato da errori giuridici. Secondo i magistrati, pur avendo riconosciuto che l’allora ministro dell’Interno trattenne i migranti a bordo della nave della ong spagnola, il collegio avrebbe […]
Foto di Matteo Salvini pagina Facebook
Caso Open Arms, la procura impugna l’assoluzione di Salvini. Per Meloni è «surreale»
La procura di Palermo ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza che ha assolto Matteo Salvini nel processo Open Arms, ritenendo che il verdetto del tribunale sia viziato da errori giuridici. Secondo i magistrati, pur avendo riconosciuto che l’allora ministro dell’Interno trattenne i migranti a bordo della nave della ong spagnola, il collegio avrebbe mal interpretato le norme e le convenzioni internazionali sul soccorso in mare, giungendo all’errata conclusione che l’Italia non avesse l’obbligo di concedere un porto sicuro.
Nel ricorso si fa riferimento anche alla sentenza delle sezioni unite civili della Cassazione del febbraio 2025 sul caso Diciotti, in cui l’allora ministero dell’Interno fu condannato per aver negato lo sbarco ai naufraghi. In quella circostanza, i giudici affermarono che il mancato rilascio del POS costituiva una violazione del diritto internazionale e dell’articolo 13 della Costituzione, configurando una privazione arbitraria della libertà personale.
«Il tribunale ha accolto la ricostruzione dei fatti del pubblico ministero – si legge nell’impugnazione – ma non ha applicato correttamente le norme di rango superiore che tutelano i diritti fondamentali delle persone soccorse in mare». Durissima la reazione della premier Giorgia Meloni, che sui social ha definito il ricorso «surreale»: «Dopo un processo durato tre anni e concluso con un’assoluzione piena, trovo assurdo accanirsi contro un ministro che cercava solo di far rispettare la legge. Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste risorse spese così, mentre migliaia di cittadini attendono giustizia». Ora sarà la corte di Cassazione a stabilire se la sentenza d’assoluzione regge di fronte ai rilievi della Procura o se dovrà essere annullata.