Il colpo che ha ferito a morte il 26enne romeno Florin Dinu davanti la discoteca Onda latina - York's club non sarebbe stato esploso da M.V., l'italiano presentatosi al Pronto soccorso la notte dell'omicidio. L'uomo resta comunque in carcere su richiesta del Gip, «ma dai dati d'indagine i responsabili dello sparo sono altri soggetti», afferma il suo legale
Omicidio via Costarelli, in carcere uno dei sospettati Difesa: «Custodia cautelare, non è stato lui a sparare»
Sono almeno in due i responsabili dell’agguato mortale a Florin Dinu, il 26enne romeno colpito al fianco da alcune pallottole calibro nove, insieme a un 23enne marocchino, avvenuto all’esterno della discoteca Onda latina – York’s club in via Scuto Costarelli nelle prime ore dell’8 gennaio. E a esplodere il colpo mortale non sarebbe stato M.V., che «da ieri si trova in custodia cautelare su decisione del Giudice per le indagini preliminari. Il suo arresto non è stato convalidato». A spiegarlo l’avvocato Giorgio Antoci, difensore del quarantenne imprenditore italiano medicato per ecchimosi facciali la notte stessa dell’omicidio. L’identità del soggetto che avrebbe esploso materialmente il colpo è al momento conosciuta agli investigatori ma sotto segreto istruttorio.
«L’arresto del mio assistito – spiega Antoci – non è stato convalidato per via di dati d’indagine che rendono chiaro come ci sia stata una concorsualità con almeno un altro soggetto. Lui stesso ha rilasciato dichiarazioni spontanee in merito a quanto accaduto al gip, come già fatto al momento del fermo, avvenuto subito dopo le medicazioni in pronto soccorso. E in base a questi fatti, faremo ricorso al tribunale del riesame per la sua scarcerazione», spiega il legale.
Nell’ordinanza di custodia di M.V. si evince anche come «non ci fosse una conoscenza pregressa con le persone offese: l’episodio è avvenuto per futili motivi legati alle avances verso altre donne presenti in discoteca quella sera», spiega Antoci.