Il giudice per le indagini preliminari di Catania Francesca Cercone ha rigettato la richiesta di archiviazione delle indagini per l’omicidio di Valentina Salamone, la ragazza di 19 anni trovata impiccata il 24 luglio del 2010 in una villetta di Adrano, disponendo un tempo di ulteriori sei mesi per prosegurle. Il procedimento penale di secondo grado in corso è sia contro ignoti sia nei confronti di Nicola Mancuso, 32 anni, il presunto autore del delitto, ed è stata avanzata dalla Procura generale di Catania, per scadenza dei termini lo scorso luglio.
«Aspettiamo le motivazioni del Gip prima di prendere qualsiasi decisione su come muoverci», ha dichiarato l’avvocato di Mancuso, Rosario Pennisi. Il legale si dice «Non sorpreso per la decisione, presa a distanza di mesi», e il fatto che si sia deciso «di prolungare le indagini di sei mesi per ulteriori approfondimenti, fa supporre che questa idea ci fosse già da tempo»
Mancuso, che si è sempre proclamato innocente, è stato arrestato il 4 marzo del 2013 ed è stato rimesso in libertà il 28 ottobre successivo dal Tribunale del riesame. Attualmente è rinchiuso nel carcere di Bicocca con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti dopo l’arresto avvenuto il 29 aprile scorso insieme con altre 26 persone nell’ambito dell’operazione denominata Binario morto.
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