Dopo il commissario di Forza Italia Gianfranco Miccichè, è il governatore in persona a dirsi pronto a portare avanti una candidatura come organizzatrice della manifestazione a cinque cerchi. Critiche alla ritrosie del Movimento 5 stelle, nessuna parola sui ritardi e i limiti dell'Isola. A partire da infrastrutture e trasporti
Olimpiadi in Sicilia? Anche Crocetta dice sì «Per innescare nuovo processo di sviluppo»
Se Roma dice “grazie, ma non sarebbe il caso“, la Sicilia risponde “perché no?” La diatriba sull’ipotesi di una candidatura dell’Italia per l’organizzazione delle Olimpiadi 2024, con la capitale città direttamente interessata all’evento, non ha soltanto attirato critiche all’amministrazione romana a cinque stelle guidata dalla sindaca Virginia Raggi, ma ha anche suscitato l’orgoglio di chi invece si sentirebbe in grado di accogliere la più importante manifestazione sportiva al mondo.
È il caso proprio della Sicilia. E così, dopo le parole del commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, a dirsi pronto è lo stesso presidente della Regione, Rosario Crocetta. «La Regione sarebbe felice di ospitare le Olimpiadi. Non so se è possibile candidare una regione per quelle Olimpiadi che il sindaco di Roma non vuole accettare – dichiara il governatore – ma per la Sicilia equivarrebbe a innescare un ulteriore processo di crescita e sviluppo».
Crocetta commenta la ritrosia del Movimento 5 stelle a raccogliere la sfida, anche per via dei possibili interessi della criminalità organizzata nell’organizzazione di un evento talmente grande. «Essere contrari a fare investimenti a Roma perché ci sono i palazzinari è un grave errore. La scommessa che si presenta a chi amministra è fare le cose nella trasparenza, rispettando le leggi, i protocolli di legalità e facendo una lotta incessante al malaffare», ha aggiunto il governatore.
Che infine, senza entrare nel dettaglio delle criticità che allo stato attuale frenerebbero anche la più ottimista delle candidature, a partire dai ritardi infrastrutturali, conclude ammiccando a Renzi, che proprio in queste ore si trova in Sicilia, e precisamente a Catania, per partecipare alla Festa nazionale del Partito democratico. «Non voglio creare problemi alla presidenza del Consiglio ma se fosse possibile ne saremmo felici».