Denunciano lo stato di abbandono in cui versa la scuola. E chiedono al governo regionale una legge sul diritto allo studio
Oggi studenti di mezza Sicilia in piazza (ma non a Palermo)
DENUNCIANO LO STATO DI ABBANDONO IN CUI VERSA LA SCUOLA. E CHIEDONO AL GOVERNO REGIONALE UNA LEGGE SUL DIRITTO ALLO STUDIO
La Rete degli studenti medi siciliani oggi scende in piazza in varie città dell’Isola.
Sono previste manifestazioni a Trapani, a Caltanissetta, a Gela, a Siracusa, a Rosolini, a Canicattì, a Modica, a Vittoria, a Barcellona Pozzo di Gotto. Obiettivo: denunciare lo stato in cui versa la scuola pubblica nel nostro Paese e nella nostra regione, per chiedere che la scuola torni al centro delle politiche del Paese e della nostra regione, con riforme vere e investimenti sostanziosi e per immaginare un nuovo modello di scuola in Italia a partire da una legge regionale sul diritto allo studio che più volte abbiamo chiesto a gran voce al Governo regionale senza nessun risultato.
Siamo convinti – dice Leandro Bianco, coordinatore regionale della Rete degli studenti Sicilia – che solo investendo nella scuola si potrà leggere un futuro migliore: Siamo convinti che una regione, un Paese e un mondo diverso siano possibili, solo se si riparte dalla scuola.
Lo sciopero degli studenti di oggi ha una valenza nazionale. I ragazzi, infatti, invaderanno le piazze di circa 80 città italiane. Una giornata di lotta studentesca voluta dallUnione degli Studenti al grido di: Non cè più tempo.
Tra gli organizzatori delle manifestazioni anche la Rete degli studenti medi. La giornata di mobilitazione studentesca nazionale Si scrive Scuola, si legge Futuro è iniziata con una manifestazione a Montecitorio.