Occhi alzati al cielo stasera per la Superluna Si chiama Blue Moon ma sarà di colore rosso

È chiamata Superluna e, in effetti, il motivo è abbastanza evidente: il nostro satellite ci appare più grande di circa il 14 per cento rispetto alla norma. Nonostante possa sembrare un evento eccezionale, in realtà, il fenomeno accade abbastanza frequentemente. Il suo moto attorno alla Terra, infatti, descrive un’orbita ellittica (una specie di ovale) della durata di circa 28 giorni. Se la Luna percorresse un’orbita circolare con la Terra posta al centro, la sua distanza dal nostro pianeta non cambierebbe e noi la vedremmo sempre delle stesse dimensioni. A causa della sua orbita ellittica, invece, la distanza Terra-Luna varia da un valore minimo di circa 356mila chilometri (perigeo) a uno massimo di circa 406mila chilometri (apogeo): 50mila chilometri che però fanno la differenza. Se poi la nostra Luna si trova anche al perigeo, cioè il punto più vicino alla Terra, proprio mentre è nella sua fase piena, allora si ha una Superluna. Questo termine, come si può intuire, non ha nulla di scientifico e rimanda semplicemente alle dimensioni super con cui la Luna è osservabile. Non sempre è facile notare la differenza rispetto a una Luna normale, soprattutto se si osserva il satellite quando esso è già alto nel cielo. Il consiglio, quindi, è quello di cercare di osservarlo quando è ancora basso rispetto all’orizzonte (dalle ore 17 in poi), confrontandolo con alcuni riferimenti del paesaggio circostante come ad esempio degli alberi o dei palazzi. Ancora meglio sarebbe scattare delle fotografie su cavalletto, da uno stesso luogo e con lo stesso obiettivo, durante vari momenti del mese e poi confrontare tra loro le dimensioni del satellite.

La Superluna si era già manifestata sia a fine anno (il 3 dicembre 2017) sia il 1 gennaio 2018. Ma chi si fosse perso lo spettacolo perché impegnato nei festeggiamenti di capodanno può rimediare grazie a un evento straordinario: un’altra Superluna si verificherà stasera. Questa coincidenza (il verificarsi di due lune piene nello stesso mese) è piuttosto rara ed è stata battezzata dagli anglosassoni come Blue Moon (Luna Blu). L’appellativo non ha niente a che fare con ipotetiche colorazioni bluastre della Luna, come invece è stato equivocamente diffuso in rete da qualcuno che ha immaginato improbabili guazzabugli cromatici. Il suo nome, invece, deriverebbe da una storpiatura del termine belewe che rimanderebbe al significato di betray (tradire). La seconda Luna piena del mese, infatti, sarebbe stata soprannominata traditrice da antichi britannici che osservavano il cielo e calcolavano le stagioni contando le lune piene: infatti, solitamente ci sono soltanto tre lune piene per ogni stagione (una ogni mese). La quarta e inaspettata luna piena ingannava (tradiva) gli anglosassoni che le diedero quindi questo nome.

Ma non è finita qui perché la Superluna di stasera oltre che essere la seconda luna piena del mese è protagonista di un altro spettacolare fenomeno astronomico: l’eclissi lunare totale, che si verifica quando il nostro satellite si pone perfettamente dentro il cono d’ombra proiettato dalla Terra. Ciò avviene a causa della particolare posizione di Sole, Terra e Luna che, per un paio d’ore saranno perfettamente allineate. Il satellite sarà quindi oscurato dall’ombra del nostro pianeta. L’eclissi, però, sarà visibile nella zona dell’emisfero che comprende Asia, Australia e la costa occidentale del Nord America: da questi paesi si potrà assistere a uno spettacolo cromatico che dipingerà la Luna di un rosso infuocato. «La Luna, quando è colpita direttamente dai raggi del Sole ci appare di colore grigio – spiega il dottor Giuseppe Leto dell’INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania -. Durante un’eclissi totale, però, la maggior parte della luce solare è bloccata dal nostro pianeta che si frappone tra Sole e Luna». Lo studioso va avanti: «In queste condizioni la sola luce che raggiunge il nostro satellite è quella che, attraversando l’atmosfera terrestre, riesce a superare la Terra. L’atmosfera però non è trasparente allo stesso modo su tutti i colori ma assorbe preferenzialmente la luce di colore blu e si comporta come un filtro. Per questo – conclude l’astronomo – la luce che riesce a passare, e quindi a illuminare la Luna, la fa apparire rossa».

Insomma, un’amara delusione per chi avesse immaginato di vedere un’enorme Luna azzurra. La prossima Blue Moon sarà a marzo (anche in quel mese ci saranno due lune piene), mentre per la prossima Superluna bisognerà attendere un anno. Invece, per assistere nuovamente a una coincidenza come quella di stasera (eclissi totale di Luna Blu al perigeo) dovremo attendere fino al 2028 (l’ultima volta era accaduto nel 1866). Quindi, a chi non volesse aspettare dieci anni non resta che collegarsi al sito Virtual Telescope dove sarà possibile assistere in streaming alle varie fasi del fenomeno.


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