Oberdan, dopo due anni riapre la mensa Cappellani: «Pronti anche 60 posti letto»

Si ricomincia da tre: Oberdan, Vittorio Emanuele e Cittadella. Stiamo parlando delle mense universitarie catanesi che dai prossimi giorni saranno di nuovo a disposizione degli studenti universitari etnei. Dopo anni di attesa e numerosi rinvii, infatti, solo circa due anni fa l’Ersu ha concluso la gara che ha permesso la ristrutturazione della mensa alla Cittadella universitaria e soprattutto quella di una sezione della residenza Centro. Meglio conosciuta come Oberdan, aveva da anni delle gravi carenze strutturali che ne hanno compromesso l’utilizzo di 60 alloggi prima e della mensa due anni fa. Oggi la conferenza di presentazione, dal primo ottobre l’inaugurazione delle mense e dal 10 ottobre anche le stanze con i 60 posti letto della residenza Oberdan ritorneranno ad essere vissute dopo circa un decennio di chiusura.

«Sono molto felice di potere ridare un servizio che mancava agli studenti», afferma il presidente dell’Ente per il diritto allo studio universitario, Alessandro Cappellani. «Sono particolarmente soddisfatto per la mensa e la residenza Oberdan che sono adesso funzionanti e in sicurezza per gli studenti sotto tutti i punti di vista, – continua – ma anche per il rinnovamento della mensa alla Cittadella in cui c’è anche la postazione internet».

Circa dieci milioni di euro è il costo che l’ente pagherà nei prossimi sei anni alla ditta milanese Pellegrini Spa che oltre alla ristrutturazione si è aggiudicata anche il servizio ristorazione. «Non era specificato nel bando, ma sarei felice se i nostri studenti potessero mangiare prodotti siciliani», afferma Cappellani. «In ogni caso adesso abbiamo regolarizzato tutto: abbiamo una ditta con regolare contratto derivante da un bando e non una assegnazione temporanea che ci faceva stare in una continua situazione di emergenza», continua.

Con il ripristino delle mense Oberdan e Cittadella dunque, insieme a quella in via Vittorio Emanuele, sale a tre il numero delle mense offerte agli studenti universitari etnei. Un numero basso se pensiamo che dovrebbero servire tutto il personale universitario e gli studenti e che solo quest’ultimi sono circa 55mila. Tre mense comunque rappresentano un miglioramento importante rispetto al 2012, quando solo la mensa Cittadella era aperta. Non è ancora una soluzione ottimale, ma almeno adesso c’è un punto ristorazione nei diversi luoghi della città in cui si sono i dipartimenti. La mensa di via Vittorio Emanuele – 50 posti –  infatti è nelle vicinanze del polo umanistico, quella Oberdan – 230 posti – del polo scientifico-economico e quella della Cittadella – 350 posti – tutto il resto.

«Da quando sono arrivato ho cercato di dare un nuovo volto a quest’ente che, piuttosto che essere un servizio agli studenti, era un vero carrozzone. Adesso inizia a fare ciò per cui è nato», dichiara Alessandro Cappellani annunciando anche l’avvio dei lavori per 74 nuovi posti letto alla Cittadella universitaria entro un anno e «l’importante visita del rettore dell’università di Philadelphia il primo ottobre, per un approccio alla medicina senza sottovalutare l’empatia», conclude.


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Conclusa la gara per la ristrutturazione delle mense Cittadella e Oberdan, saranno inaugurate il primo ottobre. E, a partire dal 10 del prossimo mese, entreranno in funzione anche i posti letto ripristinati alla residenza Centro. Un'operazione di circa dieci milioni di euro che porta a tre il numero delle mense universitarie etnee e ripristina la legalità nell'assegnazione delle forniture. «Adesso l'ente inizia a fare ciò per cui è nato», dichiara il presidente

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